I cosiddetti “combattenti dell’Islam” che uccidono in nome di Allah sono dei diavoli

di Muddaththir G. Chishti Nizami

Nel Nome di Allah, l’Unico l’Onnipotente, il Sempre Eterno, il Clemente ed il Misericordioso e per la migliore delle Sue Creatureﷺ

In risposta ad una lettera comparsa su La STAMPA.

Nella Rubrica “Lettere e Commenti” (pagina 26 de La STAMPA del lunedì 18 Luglio 2016) è comparso un interessante articolo sul cosiddetto Terrorismo Islamico dal titolo “Più prevenzione, raid e lotta ai finanziamenti” a firma Giampiero Massolo, Ambasciatore.

sauditi_isisInteressante perché punta il dito sulla questione economica che coinvolge il terrorismo. Sono ormai certo che i primi a voler avere delle risposte su chi veramente finanzia il cosiddetto “terrorismo Islamico” sia alla fonte che con l’acquisto del petrolio sono i Musulmani stessi. Con la percentuale altissima di morti Musulmani per mano del cosiddetto “terrorismo Islamico” – siamo a circa 1000 morti Musulmani per un morto non-Musulmano – senza contare i milioni di Musulmani sfollati dai luoghi dove imperversano l’IS ed Al-Qaeda e muoiono per stenti per la pericolosità del viaggio per poi rimanere in strutture che ricordano più i lager nazisti che luoghi di ricezione per persone spogliate dei loro beni. Già si è domandato qualcuno a chi vanno i soldi degli sfollati che pagano un biglietto di sola andata come un gioiello di Tiffany ma danzano con la morte e la povertà. Si domandano forse i giornalisti quanti soldi frutta all’anno il traghetto degli sfollati? A chi viene venduto e quanto frutta il petrolio dei luoghi occupati abusivamente e proditoriamente? Ma anche che fine fanno i soldi della comunità europea dati alle ONLUS per i richiedenti asilo politico in attesa di visto? Recentemente ho conosciuto un signore Musulmano “extra-comunitario” fuoriuscito da una comunità di accoglienza gestita da una delle solite ONLUS, costoro (religiosi Cristiani) ricevono per persona con obbligo di soggiorno controllato mille euro al mese, dando in cambio tre pasti al giorno, un posto letto e settantacinque euro al mese (sic!) di moneta spicciola per le “piccole spese”. Dove vanno a finire le differenze? Un amico  cuoco di ristoranti mi ha confidato che i tre pasti giornalieri incidono per 5 euro al giorno massimi per cui se ne deduce che ogni rifugiato politico è una risorsa attiva di 500 euro al mese minimo. Anche questo è petrolio! E che petrolio! Per cui i morti europei all’anno per i cinici trafficanti che sono veramente dietro al terrorismo risultano dei danni collaterali, mentre le centinaia di migliaia di morti Musulmani nei loro paesi sono semplici numeri statistici, come lo erano ai tempi del più bieco colonialismo.

Strage di Piazza Fontana, 12 dic. 1969. Le domande sono sempre le stesse, ieri come oggi: da dove esce tutto questo esplosivo? cui prodest?

Strage di Piazza Fontana, 12 dic. 1969. Le domande sono sempre le stesse, ieri come oggi: da dove esce tutto questo esplosivo? cui prodest?

Come è possibile che i terroristi dispongano così facilmente di armi in Europa quando vi sono dei controlli molto severi e nonostante questi controlli ci sono sempre armi ed esplosivi che eludono i controlli? Ed i controllori non sono certo Musulmani e tantomeno simpatizzanti. Chi sono i conniventi allora?

Come fu facile tentare di addossare le colpe del terrorismo rosso o nero alle rispettive fazioni politiche (PCI ed MSI di antica memoria) mettendo in dubbio connivenze nascoste fra terroristi e partiti politici, ora si tende ad addossare ai Musulmani in generale il dubbio (il dubbio e la disinformazione sono prerogative sataniche, su di lui la maledizione!) che con il loro silenzio supportino indirettamente il cosiddetto terrorismo Islamico. SI tratta degli stessi Musulmani che stanno pagando il prezzo più alto in termini di morti e sradicati dalla propria vita nei paesi di origine. Come si dice in Italia Meridionale: “cornuti e mazziati”.

Questi falliti (in questa vita e nell'altra), più che "Iddio è più grande" dovrebbero gridare "il mio ego è smisurato"!

Questi falliti (in questa vita e nell’altra), più che “Iddio è più grande” dovrebbero gridare “il mio ego è smisurato”!

Per integrarsi e dialogare occorre innanzi tutto conoscersi. Ma come si fa a conoscersi se la stragrande maggioranza dei Cristiani non conosce il Cristianesimo così come purtroppo moltissimi Musulmani non conoscono più la loro religione[1], specie i seconda e terza generazione trapiantati in Occidente. Anzi in entrambi i fronti appare sempre più prevalente lo spettro dell’ateismo per cui suona anacronistico l’urlo Allahu Akbar lanciato da squallidi personaggi giovani magari imbottiti di intossicanti, ma sicuramente ignoranti di religione (altrimenti si guarderebbero bene dall’uccidere). Una persona dotata di logica e buon senso non può andare a fare stragi nemmeno per conto di Allah sapendo che Allah stesso glielo vieta. Ed anche fosse Allah ad ordinarlo Egli nella Sua Misericordia Infinita ha dettato le “regole di ingaggio”: niente bambini, donne e vecchi, rispettare la proprietà del nemico e la sacralità della vita dei prigionieri. Evidentemente solo un ignorante dell’Islam (altro che “califfo”! Il Baghdadi è solo un vero e proprio cane!) può pensare di uccidere il nemico. Il fatto che la stragrande maggioranza dei Musulmani non reagisce e non si schiera deve essere interpretato come un buon segno da parte dei non-Musulmani. In questo momento passivamente od attivamente i Musulmani si comportano come il loro Santo Profeta Muhammad prima della sua emigrazione a Madina al-Munawwara: subiscono e non agiscono. La prima vera battaglia dell’Islam avvenne il 17 di Ramadan del secondo anno dall’emigrazione (hijri), cioè dopo quindici anni di angherie e soprusi di ogni sorta ai danni del Santo Profeta e dei membri della sua famiglia e del suo clan, oltre ad almeno due tentativi certi di sopprimere fisicamente il Santo Profeta Muhammad. Questa prima battaglia prese luogo solo dopo una rivelazione divina. A nessuno dei Musulmani “sani di mente” oggi risulta che Allah abbia fatto una chiamata alla Guerra Santa. Risulta invece un abuso ad ogni istante di parole arabe usate a sproposito dai media – come jihad – sia dai sedicenti combattenti Islamici che dai media, opinionisti (che Dio ci protegga da costoro!) e politici.

chiesa-moscheaCome è possibile che Musulmani e non-Musulmani (Giudei, Cristiani, Hindu e  Buddhisti, Sikh, ecc.) hanno vissuto per oltre 1300 anni nel rispetto reciproco e da qualche decennio hanno aperto le ostilità? È vero che le Crociate furono guerre senza esclusione di colpi ma le Crociate sono state totalmente incomprese dalla grande maggioranza degli storici, specie in Occidente.

Per coloro – e sono la maggior parte – che tendono a minimizzare gli effetti di ritorno del colonialismo indiscriminato da parte di tutte le potenze occidentali vogliamo ricordare che non vi fu solo il colonialismo come “invenzione” della razza bianca ma anche lo schiavismo dei negri verso gli USA chissà perché praticato specie su inermi popolazioni Musulmane dell’Africa Centro-Occidentale. Le persecuzioni delle popolazioni balcaniche perpetrate dall’Impero Austro Ungarico, specie sui Musulmani costretti il più delle volte a convertirsi forzatamente al cristianesimo[2].La Francia con la sua Legione Straniera ha rovinato il tessuto sociale dei paesi del Nord Africa giungendo a vietare l’insegnamento di scienze sacre come la scienza dei numeri (adjab) ed imponendo un sistema bilingue. Anche l’Italia non ebbe un atteggiamento edificante in Libia, Eritrea e Somalia. Ma la nazione per antonomasia del colonialismo è ed è stata la Gran Bretagna. Uso il verbo al presente perché ancora le nazioni colonialiste esercitano un potere indiretto e sottile sulle loro ex-Colonie attraverso trattati e concessioni e, soprattutto, l’abbinamento di banche ed aiuti militari (ancora oggi i migliori elementi delle accademie militari di India e Pakistan accedono a Sandhurst e non è raro che i migliori elementi siano recipienti dell’ambitissima Sword of Honour).

libro_nero_impero_britannicoLe ingerenze britanniche in Oriente e Medio Oriente sono note. Lawrence d’Arabia guidò la rivolta degli Arabi contro l’impero Ottomano riuscendo a mettere assieme predoni del deserto e semplici beduini. E la Gran Bretagna fu di fatto la distruttrice dell’Impero Ottomano. Anche la questione Palestinese vide la Gran Bretagna impegnata a mettere le basi di una lotta territoriale che ha di fatto creato un solco insanabile fra i seguaci di due religioni – l’Islam ed il Giudaismo – che sono molto più vicine di quello che in realtà appare. Non solo, ma le indecisioni di Lord Mountbatten hanno lasciato aperta l’insanabile questione del Kashmir che – a maggioranza Musulmana nella valle del Kashmir, nel Ladak ed al 30% in Jammu, dove il 66% sono Hindu – passa in silenzio sulla stampa internazionale ma registra quotidianamente arresti e morti di persone inermi, inclusi bambini. Le immagini riprodotte sono di questi giorni e sono dovute al coraggio di fotografi che rischiano la loro vita come dimostra una delle fotografie riprodotte qui sotto.

Nel Settecento il Subcontinente Asiatico era preso a simbolo di una situazione quasi paradisiaca descritta da viaggiatori occasionali occidentali. Questo fu prima dell’arrivo delle truppe inglesi un secolo dopo. Henry John Temple, III° Visconte di Palmerston (20 Ottobre 1784 – 18 Ottobre 1865), allora Primo Ministro della Gran Bretagna (1855), nel suo discorso per ottenere l’approvazione all’invio delle truppe inglesi nel Subcontinente Asiatico, fra le altre cose disse: <<Forse potrebbe essere il nostro destino quello di portare il dono più alto e nobile del Cristianesimo rispetto a qualsiasi mera conoscenza umana agli innumerevoli milioni di Indiani>>. Due anni più tardi (1857), il presidente della Compagnia delle Indie Orientali nell’esortare le truppe in partenza per la Grande India disse: <<Ognuno deve esercitare tutta la propria forza di modo che non si frappongano ritardi per continuare nel paese (cioè la Grande India) il grande lavoro di rendere tutta l’India Cristiana>>[3]. Allah nel Santo e Glorioso Corano ci ricorda che Egli è il Migliore dei Pianificatori, e forse non è un caso che 159 anni dopo non solo il Subcontinente Indiano non è ancora Cristiano, ma il sindaco di Londra è di sicuro Musulmano…

Tawba: "Ritorno a Dio con penitenza". Se lo sono mai posto il problema, questi cosiddetti "combattenti dell'Islam"?

Tawba: “Ritorno a Dio con penitenza”. Se lo sono mai posto il problema, questi cosiddetti “combattenti dell’Islam”?

Un vecchio adagio recita che “il lupo perde il pelo ma non il vizio”. Mettendo da parte ogni ipotesi complottistica di fantapolitica viene però abbastanza spontaneo pensare che sotto il pelo di mercenari e sedicenti combattenti Islamici non vi è alcunché di Islam in questi cani. Lasciando da parte l’ingiustificata idea di una guerra contro i valori occidentali ed il mondo moderno odierno – fatto di ingiustizia, falsità ed arroganza di chi pretende di governare e succhia come parassita le sostanze di chi lavora e li ha delegati al potere. Mondo fatto di ipocrisie, sostanze intossicanti, nudità e promiscuità di sessi e dalla dilagante omosessualità che viene sbandierata con orgoglio da chi, invece, dovrebbe vergognarsi e nascondersi per vivere contro natura, servi dichiarati di Satana, questi cani di sedicenti guerrieri Islamici non conoscono i dettami delle “regole di ingaggio” e di trattamento dei prigionieri che sono state dettate da Allah Onnipotente ed applicate diligentemente e severamente dal Suo Santo Profeta, tanto che la maggior parte dei suoi prigionieri divenne Musulmana durante la prigionia, colpita da come venne trattata[4] con misericordia, magnanimità e rispetto. Il fatto che costoro, “soi-disant” combattenti di un Islam che si sono inventati, si comportano al di fuori dai canoni dell’Islam li rende rinnegati e traditori del patto shariatico con il quale sono nati nella religione Islamica, oppure, provenendo da altre religioni, quando hanno attestato che Allah è Uno e Muhammad è il Suo ultimo Inviato. Per questo fatto di essersi illusi di far parte dell’Islam chiunque si comporta rinnegando i dettami dell’Islam stesso non è Musulmano “ipso facto” e non morirà come Musulmano a meno di un pentimento sincero. Questa non è una “boutade” personale ma una tradizione profetica che fa parte del modo corretto di comportarsi (sunna) di un Musulmano. Infatti il Santo Profeta disse: “Chi picchia o fa del male ad una donna non è di noi”, e questo si applica ovviamente a tutto ciò che non è consentito nella pratica vera dell’Islam. Questo è anche il motivo per cui i veri Musulmani non si prendono la pena di distinguersi da chi Musulmano non è più. I nomi Islam, Musulmano, jihad, Allah ed Allah-u-Akbar non sono “marchi protetti” da qualche organizzazione Islamica: tutti li possono usare ed abusare. In effetti è Allah Stesso che ha giurato e promesso di proteggerli e se Egli, nella Sua Scienza Infinita, ha deciso di lasciarli abusare da chi Musulmano non è, inclusi i media, chi siamo noi Musulmani e servi dell’Altissimo a doverci preoccupare? Nella notte che precedette il tentativo del Cristiano Abraha di distruggere la Ka‘ba a Mecca utilizzando

La sura 105, "dell'elefante [al-Fîl], nella quale, oltre all'eco di un evento storico vi è l'insegnamento sul totale e fiducioso abbandono a Dio

La sura 105, “dell’elefante [al-Fîl], nella quale, oltre all’eco di un evento storico vi è l’insegnamento sul totale e fiducioso abbandono a Dio

quella che allora era l’arma ‘tecnologicamente più avanzata’, l’elefante, ‘Abd al-Muttalib, il nonno paterno del Santo Profeta e custode ufficiale della Sacra Casa, si preoccupò dei suoi cammelli e per l’Antica Dimora costruita da Abramo si rivolse ad Allah prosternandosi a Lui ed affidando a Lui Solo la custodia e difesa del Sacro Edificio. Come testimonia la “Sura dell’Elefante”, l esercito di Abraha fu disperso attaccato da uno stormo di piccoli uccelli che portavano delle piccole pietre che spaventarono e misero in fuga gli elefanti. Quel potente esercito non tornò mai a casa sparendo in una zona del deserto dove ancora oggi nessuno ha il coraggio di avventurarsi.

Ma bisogna essere Musulmani autentici per comprendere questo atto di completa sottomissione ad Allah che gli occidentali vedono come fatalismo, mentre è sottomissione alla Volontà di Colui che ha incontestabilmente in Mano la vita di ognuno di noi. Grazie a Dio (al-Hamdu li-Llah) ancora oggi oltre due bilioni di Musulmani la pensano così. Perché si deve prendere le distanze da ciò che NON ci appartiene? L’Islam è religione di pace ed attraverso l’ amore e la pace ha contribuito al bene ed al progresso dell’umanità nei secoli passati. Come può tale religione essere diversa oggi da quella stessa religione che ha disseminato conoscenze innovative e pace in gran parte del mondo noto?

NOTE:

[1] In questi giorni estivi di vacanza dall’insegnamento ho fatto una prova cominciando casualmente. Ho avuto modo di assistere ad un programma televisivo a quiz in cui ricorrevano di frequente domande pertinenti alla religione Cattolica-Cristiana. Erano le uniche domande quasi sempre disattese, mentre le risposte più frequentemente date giuste vertevano su domande di film e musica.

[2] Ancora all’inizio degli anni Cinquanta del secolo scorso si conservano usanze tipicamente Musulmane in certe zone dell’ Alto Friuli Orientale quali il vestito nero con foulard nero stile hijab, attenzione a non formare croci con utensili da lavoro e di cucina, cibi di origine balcanico-macedone.

[3] Dal capitolo Ideology of Pakistan del libro “Riflessioni sull’ Islam” di Sua Eccellenza ex-Capo di Giustizia del Pakistan, Hamdood-ur-Rehman Edizioni Islamic Book Foundation, Lahore-Pakistan.

[4] Colgo qui l’occasione per chiedere scusa al giornalista de “La Stampa” Domenico Quirico per i suoi ingiusti patimenti provocatigli da cani bastardi che di Islam non hanno alcunché se non il fatto di nascondere la loro criminalità dietro l’Islam, offendendo Allah Onnipotente ed il Suo Santo Profetaﷺ.

Gli articoli de Il Discrimine possono essere ripubblicati, integralmente e senza modifiche (compreso il titolo), citando la fonte originale.

There are 5 comments for this article
  1. giuseppe at 8:31 pm

    Articolo senza dubbio condivisibile, anche se il sig. Nizami, per dar maggiore forza alla sua analisi scivola sulla classica buccia di banana della peggior vulgata pseudo storica sul male assoluto. Ricorda en passant i ” lager nazisti”, dimenticando i cento volte peggiori lager britannici o statunitensi e l’appoggio che proprio i mali assoluti – Fascismo e Nazionalsocialismo – diedero alla causa palestinese.
    Non sappiamo se frutto di “lapsus calami” o più semplicemente di mera malafede.

  2. BENNATO BENNATI at 10:43 am

    Né errore né ( tanto meno ) ” malafede” sono certamente ascrivibili all’Autore , che, se cita i ” lager nazisti” è solo perché nella pubblicistica e nell’immaginazione comune , sono divenuti come la prefigurazione ( per così dire ” proverbiale” ) del male, ma senza con ciò nulla togliere ad analoghe situazioni in ogni tempo e dovunque , da chiunque altro poste in essere ( dai gulag sovietici alla americana ” Guantanamo”, dalle stragi effettuate dai francesi in Algeria, alle sanguinose repressioni effettute dall’imperialismo britannico , in India, Kenia ecc. ).
    In effetti l’andazzo corrente di coagulare tutto il ” male” del mondo nel ” nazismo” e nei ” nazisti” ( da noi , per scopi polemici interni, anche nel ” nazifascismo” e nei ” nazifascisti ” storicamente mai esistiti, l’Italia di Mussolini, il caso occorrendo, avendo potuto benissino all’epoca stringere alleanze diverse da quella che strinse ), è un grave errore, avendo come effetto quello di circoscriverlo nell’ambito di una determinata esperienza storica che, col trascorrere degli anni, affonda , per le nuove generazioni, in un passato sempre più nebuloso, di farne come una categoria ontologica a sé stante, facendo perdere di vista la sua perenne attualità, la sua operatività costante , sotto qualsisi latitudine e bandiera, anche quella stelle e strisce ed anche l’union jack ( l’attacco all’Iraq sotto il falso pretesto delle ” armi di distruzione di massa “, voluto da inglesi e americani per ragioni di controllo di giacimenti petroliferi, materie prime ecc. – con la colpevole complicità dei loro alleati , tutti “antinazisti”, ” antinazistissimi” – con il seguito di distruzioni e di stragi che ne sono derivate, è stato un qualcosa di diverso dagli attacchi alla Cecoslovacchia, alla Polonia- con quel che ne derivò – voluti da Hitler? ).
    Non sarà forse per questa elementare constatazione, che uno scrittore torinese, Primo Levi, che trascorse circa un anno in uno dei campi di concentramento tedeschi, nella sua opera principale ” Se questo è un uomo” ( Einaudi Editore ) , riferendosi agli autori del freddo, della fame , delle vessazioni patite e viste patire nel campo , delle uccisioni che vi avvenivano, non parla mai, assolutamente mai , di ” nazismo” e di ” nazisti” , ma correttamente di ” governo tedesco” e di ” tedeschi” , di tal che se questi avessero pensato di sgabellarsela attribuendone tutta la colpa ai corifei del ” nazionalsocialismo” , si sbagliavano di grosso, la loro responsabilità affermandosi direttamente e in prima persona ( non foss’altro perché quello di essere ” tedeschi” rimane un ” genus” più ampio di quello di essere ” nazisti” e lo comprende ) ed essendo perciò intrasferibile?
    Ed ora voglio aggiungere qualcosa a riguardo di un precedente storico dell’assassinio – di questi giorni- del povero parroco di Rouen, avvenuto proprio in Francia , in occasione della prima guerra mondiale.
    Qualche anno fa , interessato allo studio delle fonti neotestamentarie apocrife, feci venire da fuori il volume ” Les actes de Pierre” edito dalla Libraire Letouzey nel 1922 , dove, sotto il nome del curatore , l’Abate Léon Vouaux , compariva la scritta ” Mort pour la France”, morto per la Francia.
    Incuriuosito , compulsai subito le pagine della prefazione, venendo a conoscenza di questa singolare, ma anche tristissima, storia.
    L’Abate Léon Vouaux era un professore universitario di scienze naturali ed anzi all’epoca era suo il testo più importante sulle farfalle di Francia .
    Scoppiata la prima guerra mondiale, il fratello che era parroco a Jarny nel Nord della Francia fu richiamato sotto le armi e la parrocchia essendo rimasta vacante, fu proprio il nostro Abate ad andare a sostituirlo.
    Nei primi giorni del conflitto, la cittadina fu occupata dai soldati tedeschi ed essendo uno di loro rimasto ucciso – si disse.- ad opera di un civile francese rimasto ignoto, la loro autorità militare arrestò il parroco , facendo avviso che sarebbe stato fucilato, se nelle ventiquattr’ore, l’ autore dell’omicidio del soldato , non si fosse consegnato, fucilazione che di fatto avvenne, l’omicida non essendosi costituito , sottraendo così alla Francia e al mondo uno scienziato, un intellettuale e un uomo di chiesa di primissimo valore, senza che , com’è di tutta evidenza per ragioni cronologiche , in tutto ciò ,entrassero per niente ” nazismo” e ” nazisti” , a dimostrazione del ripetersi nel mondo di avvenimenti che nella loro essenza profonda sono senza tempo, anche se di volta in volta assumono vesti ed autori diversi, come nel caso della vicenda del povero parroco, di qualche giorno fa, cosa che però non viene mai considerata dagli storici, le loro ” storie” essendo spesso, troppo spesso, più il frutto delle loro passioni ( se non di incoffessati ed incoffessabili interessi ) che della obiettiva osservazione dei fatti.

  3. tango at 7:39 pm

    Il Santo Profeta disse:” arrivera’ il tempo in cui nulla rimarra’ dell’ Islam se non il nome”. Ebbene siamo proprio nell’epicentro del tempo mensionato dal Santo profeta. 1) Viviamo in periodo storico in cui lo Stato Khilafah non esiste piu’, e’ stato abbolito. ( Khilafah, il governo dove le leggi dell’Altissimo sono supreme). Il solo fatto di andare alle urne e votare per un qualsiasi governo del momento con tanto di costituzione si riduce ad un atto di “shirk” siamo ormai simili ai somari dimenticando totalmente del califfato imposto dall’Altissimo. 2) Usiamo normalmente cartaccia fasulla e “haram” per moneta. Un’altro atto di “shirk” , L’altissimo nel Sacro Corano ci dice che la moneta per gli scambi di mercato sono il Dinar (in Oro) e Dirham (argento) moneta con valore intrinseco. 3) non c’e una sola transazione di mercato senza il coinvolgimento degli interessi. La storia di Bilal e dello scambio di 2 kg di datteri di seconda qualita’ con un kg di prima scelta la dice lunga, in quell’occasione il Santo Profeta disse: questa e’ l’essenza della “riba”. ( perche’ la transazione di Bilal e’ considerata riba dal Santo Profeta se lo scambio di Bilal 2kg per 1 kg sembrerebbe giustificata). Tutti i Musulmani “autentici” e non hanno polvere di “riba” addosso. L’Altissimo nel Sacro Corano ci ha fatto sapere che Egli ha dichiarato guerra contro coloro che fanno uso di ” riba”. Pensa avere Allah (sw) come nemico. Wow.
    Non facciamo quindi credere che ci sono degli “ autentici musulmani “ quelli per esempio convinti che eseguire le cinque preghiere, ecc.ecc. ci fanno autentici. Concludo con questo “famoso” passo di Isa (as) gentile Muddaththir G. Chishti Nizami. Gesu’(as)disse: guarda piuttosto alla trave che ti acceca! «Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio di tuo fratello»

  4. Bennnato Bennati at 6:02 pm

    Molto interessante e giusto l’intervento di ” Tango”.
    Aggiungo solo che se siamo passati dalla moneta in oro o in argento con valore intrinseco ( ma già alterata da quel Re Filippo il Bello che è il prototipo di tutti i Capi di Stato “moderni” , anche di quelli ” democratici”, anzi sopratutto di quest’ultimi , apparsi successivamente nella scena del mondo) alla carta moneta ( il cui titolo è stato continuamente alterato dalla svalutazione , fino almeno alla attuale stagnazione economica ) , il prossimo passo (già in vista, ampiamente preconizzato e annunciato ) sarà l’abolizione della stessa carta moneta, con l’adozione di una ” moneta” puramente virtuale, una traccia elettronica pura e semplice, come dire un “flatus vocis” , una illusione.
    Le belle signore dei telegiornali, nonché le altre non meno belle del parlamento e delle altre magistrature repubblicane, i disinvolti giovinotti dalla grande parlantina sciolta che ormai nella politica hanno sostituito o stanno sostituendo i vecchi lumaconi di una volta, prepareranno adeguatamente all’evento l’opinione pubblica nazionale, dicendo che ciò è quanto vuole l ‘”Europa”, che serve per combattere il ” riciclaggio” , la ” mafia” , i ” grandi evasori ” , per difendersi dal ” terrorismo”ecc. ecc.
    Si tratterà in realtà della discesa di un ulteriore gradino verso il basso, verso quella spoliazione dell’umanità, sempre più privata delle prerogative di libertà che le competono nonché delle sue possibilità naturali di espressione materiale e morale , sempre più asservita e disumanizzata, che, secondo tutte le tradizioni ortodosse, prepara l’avvento di quel Potere di divisione e di menzogna che i cristiani chiamano l'”Anticristo” e i musulmani il ” Dajjal”, l’Impostore.

    • tango at 4:00 am

      Esatto. A breve la moneta cartacea, lascera’ il passo alla “moneta puramente virtuale”, ma non si fermeranno all’inpulso elettronico, anch’esso cadra’ perche’ il sistema monetario attuale non ha basi solide e sostenibili. Saranno proprio i giudei sionisti a ripristinare a breve l’oro e l’argento quale moneta sovrana globale a sigillo del nuovo ordine mondiale (Pax giudaica) lasciando tutti i “governi”e la stragrande maggioranza della popolazione mondiale destituti.

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