Hanno paura

di Mystes

capi_stato_parigiHanno paura. Sanno che non possono vincere oggi, che non potranno vincere mai. Sanno che c’è una cosa che non potranno mai distruggere nell’uomo: ed è il “senso del divino, del sacro” diversamente chiamato anche “senso religioso”.

Stanno facendo di tutto per cancellare questa particolare dignità umana. Hanno scatenato i più bassi istinti, l’individualismo più sfrenato, hanno trasformato la donna in oggetto di consumo, e l’uomo in un animale da cortile che produce e divora il mangime da lui e da simili a lui prodotto. Ciò che non amano e che non rispettano, offendono o aggrediscono con le armi di distruzioni di massa (ideologiche e fisiche).

Dissacrano tutto e tutti, tentano di trasformare i popoli e le nazioni in cartelloni pubblicitari, in vetrine tecnologiche, dentro le quali si muovono pupazzi legati ai fili del grande fratello che ha eletto domicilio nei deserti delle metropoli atlantiche e transatlantiche.

Nonostante tutto hanno paura perché sanno che l’uomo non è un clone, perché sanno che l’uomo è un essere paziente e riflessivo e sanno anche che questa particolare dote umana non può essere manipolata dalle loro sofisticate armi psicologiche. Sanno che infine anche l’uomo meno civilizzato ha una COSCIENZA.

E dal profondo di questa coscienza, prima o poi, potrà esplodere la rabbia, il re potrebbe essere di colpo messo a nudo, l’inganno rivelato.

l43-libia-parigi-110901202633_bigSaranno inutili le adunate oceaniche a senso unico, nello stile piazza rossa anni ’30, con la parata dei pupazzi legati ai fili del grande fratello, gli attentati e i massacri di colpevoli e innocenti, gli 11/9 o i 7/1 che sollevano molti dubbi e non producono nessuna certezza, perché la verità – e loro lo sanno – prima o poi verrà fuori, il grande inganno sarà svelato, la tragica Iside profana (forgiata nei circoli di Arlington Av.) perderà il velo.

Sarà tutto inutile perché quel particolare “senso” dell’uomo è parte integrante dell’uomo come il tatto, come la vista, come il gusto, con la differenza che è una qualità dello spirito, dell’anima umana, cose che il “grande fratello mondialista” ignora o fa finta di ignorare.

Chi vuole capire ha già capito: chi ha letto Machiavelli ha capito, chi ha letto il Corano ha capito, chi ha letto il Genesi ha capito, chi ha letto Platone ha capito. Per chi si addottrina sui fogli del Wall Street Journal o di Repubblica non c’è speranza, c’è solo il vuoto mentale e la partecipazione alle grandi adunate come quella a Parigi dell’11/1. Prodigio delle date!

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