Vent’anni fa, una strage americana in Italia
di Enrico Galoppini
Esattamente vent’anni fa, il 3 febbraio 1998, accadeva una delle stragi più assurde verificatesi in Italia negli ultimi anni.
Un aereo militare statunitense partito dalla base di Aviano, volando ad una quota più bassa di quella consentita, tranciò di netto i cavi della funivia del Cermis (Val di Fiemme), facendo cadere nel vuoto una cabina con i suoi venti occupanti (perlopiù non italiani, anche se vi erano degli italiani a bordo, tra i quali il manovratore).
I due giovanotti yankee alla guida del velivolo da guerra, si stavano evidentemente divertendo, per di più filmando le loro imprese (il filmato verrà poi distrutto dai due).
Subito cominciò l’opera di minimizzazione e di occultamento della verità, già sperimentato in occasioni simili (DC9 Itavia, Moby Prince ecc.), alla quale seguì il consueto teatrino per scaricare il barile delle responsabilità, evidenti come il sole.
Per capire bene come si svolsero i fatti dopo la tragedia è opportuno inquadrare “l’incidente” nel periodo in questione, che di lì a poco avrebbe visto l’America, con la copertura della Nato, portare l’attacco – dalla medesima base di Aviano – alla Serbia (ufficialmente ancora Rep. Fed. di Yugoslavia) dell’Hitler di turno Milosevic nella prima di quelle “guerre umanitarie” che poi avremmo visto ripetersi ed alla quale partecipò anche il “nostro” governo di felloni e lustrascarpe.
In occasione dell’aggressione aerea alla Serbia, qui in Italia chi erano – non ricordo più – il presidente del consiglio e il ministro della difesa ?
Il presidente del Consiglio era D’Alema. Della Difesa Scognamiglio.