Uomini siate, e non pecore matte…

di Enrico Galoppini

No, Dante non c’entra… Sto parlando di quegli uomini, padri di famiglia, che sulla recente legge che impone ben dieci vaccinazioni obbligatorie ai propri figli non sostengono le loro mogli e compagne, lasciandole sole a combattere contro quest’assurdo e disumano provvedimento.

Non sono poche infatti le famiglie nelle quali la donna è stata lasciata praticamente sola a sbrogliarsela, tra raccolta d’informazioni, documenti, moduli e strategie su come “sopravvivere”.
Per questi uomini, se non esistono solo il calcio e la play station, esiste solo “il lavoro”. Vanno “a lavorare”, ed è quanto basta, come se la salute dei loro figli fosse affare delle donne e stop. Quando non s’infervorano per faccende lontane mille miglia dalla loro vita, sulle quali non hanno alcun potere ma che per una sorta d’incantesimo li tengono incollati sugli schermi d’un pc per ore, mentre se si tratta di capire se dieci vaccini sono un toccasana o se c’è da presentare questo o quest’altro documento per intraprendere una strategia di “resistenza” alzano bandiera bianca ammettendo implicitamente tutti i loro limiti, secondo il classico stereotipo del maschio, grossolano e “limitato”.

Sarà che l’istinto di protezione della prole è più forte nella femmina. Sarà anche che per i maschi è più difficile staccarsi dalla “fede nella scienza”, patetico e parodistico surrogato della vera fede. Sarà anche che in un’epoca nella quale ci si è disabituati a combattere per davvero, questa capacità si è atrofizzata ad un punto tale che sempre più uomini si adeguano per paura di qualche “conseguenza” a vivere nel classico e rassicurante gregge di pecore.

Cari uomini, non ci siamo proprio. Sfoderate i famosi “attributi”. Fate vedere che ai vostri figli ci tenete, non solo quando si tratta di spiattellare le vostre foto con loro su Facebook o riempirli di oggetti per surrogare la vostra cronica assenza. State al fianco delle vostre donne in questa sacrosanta battaglia che certo non finisce con l’inizio dell’anno scolastico. Perché questa non è una battaglia delle sole mamme. E ricordatevelo: potete portare a casa i soldi che volete, essere curati e palestrati quanto vi pare, ma non c’è peggior uomo per una donna di uno che quando è il momento di battagliare si rivela essere un pecorone!

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