Sottomissione
di Enrico Galoppini
Leggendo i commenti inferociti di quelli che sono andati sulla bacheca della mamma che ha chiamato i Carabinieri per far entrare sua figlia all’asilo, ho capito una cosa.
Che la questione dei vaccini, alla fine, non è il fulcro del contendere. Qui, di mezzo, c’è un’altra cosa più importante.
Si tratta di questo: VOI (i sudditi) non dovete in alcun modo mettere in discussione quello che NOI (le “autorità”) imponiamo “a termini di legge” (i vaccini obbligatori per tutti, ma anche la moneta-debito e le tasse le più esose ed assurde, la “guerra al terrorismo”, il massacro della dignità dei lavoratori, le frontiere colabrodo e l’insicurezza eretta a “stile di vita”, l’unisex insegnato persino a scuola, il controllo sempre più asfissiante delle idee e delle opinioni eccetera).
DOVETE SOTTOMETTERVI ALLE NOSTRE “LEGGI”
Il resto va da sé. Chi si sente investito del sacrosanto diritto d’insultare direttamente una persona che non conosce è evidentemente una pedina di questo potere illegittimo ed abusivo, e a tutti gli effetti “oscuro”.
Basta rileggersi “I promessi sposi” per rendersi conto che questa massa arrogante e beota corrisponde esattamente a quelli che, nella Milano appestata, additavano “all’untore” Renzo Tramaglino.