Verso il liberticidio: il “terrorismo islamico omofobico”

di Simone Boscali

Guardate questa fotografia. Vi sembra questa la faccia, l’atteggiamento di un devoto del Profeta Mohammed?

Se parliamo di Islam vero, no. Se parliamo di Isis… sì, ma a questo punto dovrebbe essere definitivamente chiaro cosa l’Isis sia e da dove prende i quattrini e la manovalanza.

Ma è un’altra la cosa che mi preoccupa veramente.

Non è stato facile comprendere che la versione ufficiale dell’11 settembre è una gigantesca menzogna. Ci sono voluti anni di studi da parte di persone capaci e la produzione di molti documenti.

Ma da allora la qualità delle menzogne è molto peggiorata e oggi i media ci vendono per atti terroristici delle autentiche patacche assolutamente irreali.

Pensiamo alle stragi di Utoya in Norvegia, al Bataclan di Parigi e ora a Orlando.
Dinamiche inverosimili messe in atto da protagonisti quanto mai irreali… eppure il pubblico dei notiziari manda giù senza dubitare.
E cosa nutre questo cibo guasto? Gli ego peggiori: paura, rafforzamento delle forme pensiero, razzismo, pregiudizio. Tutto devia l’attenzione dal vero problema.

A questo aggiungiamo che le “autorità” sono state indecise, in modo palesemente strumentale, nel definire i contenuti del massacro: “terrorismo” o “atto omofobico”.
Ma alla fine si sta optando per la sintesi delle due cose… “terrorismo islamico omofobico”…
Nulla di più utile per alimentare la paura e sopratutto, in una stagione in cui, seppure tra censure e oppressione, i primi, difficili studi dimostrano l’insensatezza dell’ideologia gender e negli USA, la Carolina del Nord rifiuta la “liberalizzazione” dei bagni pubblici secondo il “sesso percepito”, nulla di meglio di una bella strage di persone omosessuali.

In un’epoca in cui l’etero non commuove più (in quanto strutturalmente “omofobico”), un massacro di cinquanta gay abbracciati commuove e smuove l’opinione pubblica in modo molto più efficace per giustificare il prossimo liberticidio.