L’Oscar del Coglione
di Enrico Galoppini
Due precisazioni prima dell’assegnazione del prestigioso riconoscimento:
1) Ciò non implica che per altri versi non si tratti di persona gradevole, buona e persino affidabile come amico.
2) La mia amicizia con eventuali “premiati” non viene pregiudicata dal suddetto premio.
Ed ora passiamo alla premiazione.
Dichiaro vincitore dell’OSCAR DEL COGLIONE il LETTORE affezionato e fidelizzato del quotidiano “LA REPUBBLICA”.
Questa la motivazione del premio: «Il lettore abituale del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari si dimostra, con regolarità impressionante, il perfetto suddito di questo sistema. Educato alla “legalità”, al punto che non si accorge di essere manipolato e governato da autentici pendagli da forca, il lettore de “La Repubblica” pretende d’incarnare la moralità, giudicando tutti gli altri meno degni di lui, politicamente e culturalmente. Le sue opinioni, forgiatesi anno dopo anno sulle colonne del quotidiano, hanno prodotto un individuo in serie la cui spina dorsale di fronte ai peggiori abusi del potere è pari a quella di una medusa. Egli sposa entusiasticamente tutte le “buone cause”, riassumibili nelle parole d’ordine della “globalizzazione” e della “società aperta”. Antifascista chic, difende a spada tratta questo sistema di potere non appena esso gli sventola, come la muleta del torero, lo spauracchio del “fascismo”. Ed ora che si avvia di buon grado a farsi inoculare una decina di vaccini perché il PD lo chiede, non si può far altro – al culmine dell’ammirazione per cotanta fedeltà mal riposta – che attribuirgli il prestigioso premio».