Le cavallette ve le mangiate voi

di Enrico Galoppini

Oggi, su Rai Uno, è andata in onda all’ora di pranzo una puntata di “Linea Verde” ambientata in Umbria, regione che, come molte altre (per non dire tutte e venti), vanta numerose “eccellenze gastronomiche”, come si usa dire oggi.

In Umbria – come in tutta Italia – si mangia bene, e non si capisce quindi perché alla fine della puntata, quand’è andata in scena come al solito una tavolata che espone tutti i manicaretti e le ghiottonerie locali, sono saltati fuori cavallette ed altri insetti da cucinare al sugo coi peperoni propinando questa scena a milioni d’italiani. 

Che in alto loco le élite globaliste abbiamo stabilito che “il cibo del futuro” sono gli insetti non lo si scopre certo oggi. Già all’Expo di Milano, ed anche prima, ci siamo dovuti sorbire la predica sul perché e il per come “insetto a tavola è bello”. In passato ho anche scritto un paio di articoli sul tema, che segnalo qui in nota [1].

La tecnica è sempre la stessa: la manovra a tenaglia sulla mentalità della gente o, se preferite, il lavaggio del cervello. 

“Autorevoli” personaggi o v.i.p. che si dicono entomofagi; il ricatto moralista sugli allevamenti bovini “ecologicamente insostenibili”; la bella favola della “lotta alla fame nel mondo”. Anche se dove già mangiano cavallette e simili da secoli mi risulta che il problema nella minestra nel piatto non l’abbiano mai completamente risolto…

In conclusione, un’altra triste pagina della televisione italiana, con tanto di radical chic in quota PD che in chiusura di trasmissione si mostravano estasiati da cotanta prelibatezza…

NOTE

[1] http://www.ildiscrimine.com/effetti-della-crisi-il-menu-etico-del-mondo-nuovo-che-verra/;
http://www.ildiscrimine.com/expo-2015-e-il-buon-cibo-linsetto-e-servito/.

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There is 1 comment for this article
  1. Bennnato Bennati at 1:40 pm

    Ricordiamo tutti il Marchese del Grillo ( Alberto Sordi ) quando , coadiuvato da due sue robusti famigli, costringe un tale a mangiare escrementi di capra, debitamente impanati, indorati e fritti.
    Bisognerebbe che il predetto Marchese facesse altrettanto con i propagandisti ( politici , giornalisti , “esperti” ecc. ) di certe ” eccellenze gastronomiche”.

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