Che cosa bolle in pentola? Una strana scia di massacri percorre la Penisola
di Eresiarca
L’altro giorno dei genitori massacrati a colpi d’ascia. Adesso una donna decapitata.
Sarà anche tutto “spontaneo”, ma se in pochi giorni s’inanellano episodi di “cronaca nera” tipo film dell’orrore la cosa comincia a puzzare. Si notava un paio di sere fa su “Blob” che a un certo punto scorrevano a ritmo sempre più incalzante, condite dai commenti granguignoleschi dei giornalisti dei tigì, immagini del massacro familiare appena consumato, come una specie di martellamento mentale tipico dei video musicali.
Esiste un programma di condizionamento appositamente studiato dalle unità di guerra psicologica degli Usa (The quartered man: “L’uomo squartato”), già utilizzato prima d’interventi particolarmente pesanti e drastici, come in Cile nei mesi che precedettero il golpe di Pinochet su mandato statunitense. Questo programma prevede l’intensificazione di fatti di “cronaca nera” particolarmente efferati e raccapriccianti, in grado di provocare nella popolazione, ovviamente angosciata, appostite ondate psichiche da usare poi alla bisogna (tipo: arruolamento di carnefici e torturatori di elementi da eliminare).
I non specialisti non sanno esattamente come funzioni la psicologia di massa in questi casi (accettazione supina di violenze politiche?), ma ci limitiamo a segnalare la cosa, in attesa di altri fatti del genere nel giro di pochi giorni.
Vorremmo anche capire se tutto ciò ha a che fare col “malore” di Gentiloni, e anche con la vicenda degli “spioni” cosiddetti “massoni”. O i casi di meningite “in aumento”. O addirittura con la crisi bancaria che di certo non è finita coi 20 miliardi messi dal governo. Forse bolle qualcosa di grosso in pentola e speriamo che qualcuno abbassi la fiamma.