Il bisonte sull’emblema dell’America? L’ipocrisia americana colpisce ancora

di Enrico Galoppini

Fonte: Wikipedia

Fonte: Wikipedia

Formidabili questi americani. Prima fanno il danno e poi si fanno belli per risolverlo.

È così che il bisonte, dopo esser stato praticamente estinto proprio da costoro, potrebbe far parte dell’emblema nazionale accanto alla famosa aquila calva.

Ma che iniziativa lodevole… che sensibilità, e che capacità di autocritica!

Chissà cosa ne pensano i popoli indigeni, sterminati dagli americani assieme alla fonte primaria del loro sostentamento, il bisonte, dal quale essi ricavavano praticamente tutto senza buttar via nulla.

Un’economia, ed un intero modo di vita, il loro, “ambientalista” e “sostenibile”, ben prima delle elucubrazioni di qualche pentito del Progresso. Questi “indiani”, senza fustigarsi dalla mattina alla sera per il “riscaldamento del pianeta” ed i “cambiamenti climatici”, erano dei “verdi” senza saperlo.

Le loro interazioni erano improntate all’“equo e solidale”, senza ovviamente sapere di essere “equi e solidali” e senza che passasse loro per l’anticamera del cervello di darsi la patente di “sensibili” e “premurosi”.

schuon_sole_piumatoQuesti cosiddetti “pellerossa” credevano in Dio. Sì, va bene, non era il “Dio unico” del cosiddetto “monoteismo biblico” quacchero (la versione semplificata, per un tipo umano inferiore, dell’Unità ed Unicità del Principio), ma la loro vita scorreva, in maniera incomparabilmente più articolata e permeante rispetto a quella dei moderni, entro l’alveo della Tradizione.

Ah sì, si facevano la guerra ed erano “violenti”. Se c’è un appunto da fare loro è solo uno: se fossero stati uniti non sarebbero stati sopraffatti. Per il resto, quello che è venuto dopo non è in alcun modo comparabile con nient’altro in fatto di guerra, per i motivi più pretestuosi ed ipocriti, e violenza.

Una violenza gratuita, sfacciata e senza alcun freno morale, come quella che si abbatté sui bisonti, falcidiati per togliere ai “palestinesi” dell’epoca la fonte di sostentamento primaria.

Formidabili davvero questi americani. Sterminano i padroni di casa e poi “ballano coi lupi”. Portano quasi all’estinzione il bisonte ma gli fanno “l’onore” di stare in posa sul loro emblema.

Gli articoli de Il Discrimine possono essere ripubblicati, integralmente e senza modifiche (compreso il titolo), citando la fonte originale.

There are 3 comments for this article
  1. BENNATO BENNATI at 12:32 pm

    Allo stesso modo del bisonte , nell’emblema , potrebbero mettere gli indiani pellerossa non meno coscenziosamente, in nome del progresso e della ” civiltà” , sterminati ; oppure ( perché no ? ) l’immagine delle città italiane, dei bellissimi centri storici delle città italiane , come erano prima dei bombardamenti terroristci , in occasione dell’ultima guerra, da loro perpetrati , Livorno, devastata. Pisa con gli affreschi del cimitero munumentale distrutti, Padova, l’altro giorno ero a Viterbo, dove una lapide, prossima al palazzo dei papi, -rievocava – senza però, solita, non prudenza, ma viltà, indicarne gli autori- la strage provocata da uno di quei bombardamenti, senza contare le bellezze storiche ed artistiche perdute, Ancona ecc. ecc. ; oppure le foto di quei giovanotti, civili, non soldati, che ai marines, palmo a palmo, contesero Falluja, fino ad esserne sterminati e quant’altro ché l’elenco sarebbe quasi inesauribile.

    • il discrimine Author at 4:35 pm

      Occhio che invece Lorsignori sono maestri nel “vampirizzare” certi elementi della tradizione degli sconfitti. Si pensi alla Skull&Bones, il cui nome è riferito proprio ai resti ossei di un valoroso capo pellerossa… o a New York, che a quanto pare sorge su un sito già sacro per gli stessi Nativi. E che dire dei Tomahawk (missili), degli Apache (elicotteri)…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*