Come trattare i piromani

di Enrico Galoppini

Facciamo finta per un attimo che gli incendi in corso Piemonte siano provocati da “piromani”, cioè squilibrati che godono nel veder andare tutto a fuoco. O pensiamo invece che si tratti di qualcosa di più ponderato da parte di gente coordinata per trarre da questo disastro un qualche meschino vantaggio. Arriviamo persino a porre che tutti questi focolai, in contemporanea, e disseminati in un’area che va oltre il Piemonte, rientrino in un piano malvagio orchestrato per fini “politici”. 

Come che sia, siccome di mezzo ci vanno i boschi, le proprietà e finanche le vite umane (come quella del giovane morto d’infarto mentre tagliava delle piante intorno a casa sua), credo che l’unico modo di trattare con questi individui dovrebbe essere il seguente, se beccati in flagrante o se accertata la loro responsabilità diretta o indiretta: metterli di fronte alla scelta tra l’impiccagione sul posto e quella di perdere lo status di “libero cittadino”. In altre parole, per chi attenta al patrimonio ambientale in questo modo, mettendo oltretutto in pericolo la vita altrui (compresa quella dei pompieri), dovrebbe profilarsi un futuro di messa in schiavitù, alle dirette dipendenze delle persone danneggiate, le quali potrebbero così disporre, per un certo periodo, a seconda del danno ricevuto, di un servo per vari lavori, da quelli della ricostruzione della casa distrutta a quelli per il ripristino della vegetazione incendiata. Idem per quanto riguarda i beni del demanio: troppo comodo sfangarsela con un po’ di galera o con un risarcimento magari impossibile in caso di “nullatenenti”. No, a questi delinquenti vanno servite la forca o la palla al piede.

(nella foto: incendi alle porte di Mompantero, Valsusa)

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There is 1 comment for this article
  1. Bennnato Bennati at 12:41 pm

    Francamente questa storia dei ” piromani”, mi richiama gli “untori” del Manzoni.
    Non sarà invece che tutti questi incendi ( non solo da noi ) siano il prodromo della dissoluzione finale ( solvet saeclum in favilla ) ?

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