Non è più la Svezia di Olof Palme…

di Enrico Galoppini

Olof-Palme-MordQuesti giornalisti scribacchini della Nato sono davvero ridicoli. Vedono “incidenti” dove non avviene alcuna collisione, e per alimentare l’idea che l’Unione Sov… pardon, la Russia, ci stia col fiato sul collo, cercano d’insinuare l’idea che frotte di agenti del Kgb siano intenti a disseminare polonio e microspie dappertutto.

I paesi scandinavi – che notoriamente non sono troppo inclini a prestarsi al ruolo di zerbino della Nato – sono al centro di una campagna volta ad alimentare russofobia a piene mani anche a quelle latitudini.

Prima, i reiterati allarmi riguardanti incidenti aerei sfiorati nei cieli della Svezia, poi le intercettazioni in Norvegia. In mezzo, tra le altre tonnellate di liquami versati sul buon nome della Russia, l’aereo malese abbattuto sui cieli dell’Ucraina. Sul quale è caduta un imbarazzante coltre mediatica di silenzio, dal momento in cui la patata bollente stava per tornare nelle mani di chi presumibilmente ha ordito quest’odioso crimine per gettarlo sui piedi di Putin.

I paesi scandinavi però non sono più quelli di qualche anno fa. Quelli del primo ministro Olof Palme, assassinato dagli occidentali perché parecchio scomodo.

Olof Palme, primo ministro svedese dal 1969 al 1976 e dal 1982 al 1986, “fu l’unico, nell’Europa occidentale, ad opporsi alla guerra in Vietnam, a denunciare aspramente la politica dell’apartheid in Sud Africa e le complicità dei “paesi democratici” e, infine, a chiedere la fine della proliferazione nucleare”. Non ebbe remore, in un memorabile discorso radiofonico del Natale 1972, a definire “una forma di tortura” ed un “crimine” il bombardamento americano di Hanoi[1].

Olof Palme è finito assassinato, esattamente come Aldo Moro, e molto probabilmente per gli stessi motivi e per mano degli stessi ambienti “occulti” che poi hanno insabbiato tutto.

oslo_R400Che sono gli stessi ad aver organizzato gli attentati e le stragi del 22 luglio 2011 in Norvegia, sfruttando come al solito la figura del “pazzo estremista solitario”.

La Norvegia, una nazione autonoma, ricca e forte, che non fa parte dell’UE ed è ricca di petrolio, è diventato un bersaglio dei mondialisti soprattutto a partire dagli accordi di Murmansk, del 15 settembre 2010, che hanno stabilito un’equa ripartizione con la Russia dei proventi derivanti dalla pesca e dalla sfruttamento dei giacimenti di petrolio e di gas naturale nel Mare di Barents[2].

Ma dopo questa ‘cura’ a suon di avvertimenti, stragi ed omicidi eccellenti (di pensi anche a quello di Anna Lindh), anche queste nazioni si prestano, con le loro “intelligence”, a fare da cassa di risonanza alle accuse le più strampalate, come quella sui “sottomarini fantasma” russi.

Quanto ai nostri pennivendoli e ai nostri “dirigenti” che li imbeccano, ogni commento è superfluo: ricamano storie su questi sottomarini, ma non gli cale affatto di quelli Usa e Nato che scorazzano nel nostro mare.

Strillano su “incidenti” aerei sfiorati e fan passare in cavalleria quelli veri, come quello del Cermis, che anzi il popolo italiano deve dimenticare. Cosa che ha fatto, tanto è abituato a non accorgersi più di nulla.

Ma tra le fiere popolazioni scandinave, qualcuno – anche in buona “posizione” – vede ancora “troppo”, addirittura in Palestina: si ricordino il medico norvegese che ha denunciato l’orrore sionista a Gaza e le rivelazioni del quotidiano svedese “Aftonbladet” sul traffico israeliano di organi.

Segno che la cura “normalizzatrice”, con tutte le miopie e le amnesie che comporta, non ha ancora fatto il suo corso. Che cosa di meglio, allora, di un po’ di sano “pericolo russo” per intorbidire le menti e offuscare la vista di gente che non vuol “vedere” quello che non c’è?

NOTE

[1] Cfr. E. Perucchietti – G. Marletta, Governo globale. La storia segreta del Nuovo Ordine Mondiale, Arianna editrice, Bologna, 2013, pp. 162-171.

[2] Ibidem, pp. 259-269.

Gli articoli de Il Discrimine possono essere ripubblicati, integralmente e senza modifiche (compreso il titolo), citando la fonte originale.

There are 2 comments for this article
  1. federico at 1:42 pm

    sui servizi che i Paesi scandinavi, ormai da qualche tempo rendono, agli USA e alla NATO:
    https://byebyeunclesam.wordpress.com/2009/09/09/la-fine-della-neutralita-scandinava/
    e relativi aggiornamenti nella pagina dei commenti

    in particolare sulla Danimarca:
    http://byebyeunclesam.wordpress.com/2014/12/15/russia-today-come-roj-tv/

    un giorno sapremo anche in cambio di cosa il norvegese Stoltenberg è potuto diventare Segretario Generale della NATO

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