L’orrore veste “Islam”?

di Enrico Galoppini

donna_uzbeca_testa_bambina_moscaQuando è troppo è troppo.

Una donna centrasiatica, musulmana, ha tagliato la testa della bambina di tre-quattro anni che stava accudendo come baby sitter, e poi l’ha portata con sé, in una borsa, nella metro di Mosca.

Una volta arrivata a destinazione l’ha tirata fuori e, brandendola come un trofeo, ha cominciato a sbraitare vaneggiando sulla fine del mondo.

Pare che la donna fosse in rotta col marito e che i genitori della bambina avessero notizia del suo crescente malessere.

Tutti possono immaginare come si sentano quei genitori. Che oltre al dramma per la perdita, in questo modo allucinante, della loro figlioletta, hanno pure subito l’incendio della loro abitazione da parte dell’omicida.

La faccio breve e vengo subito al sodo.

Tutto questo mozzare teste al grido di “Allahu akbar” che da un po’ di tempo circola in tv e su internet non può non aver “impressionato” (nel senso di “imprimere nel loro subconscio”) alcune persone di religione islamica. Le quali, non appena hanno un crollo psichico per vicende personali o si sentono investite della “verità” in qualche contesto “rivoluzionario”, non ci pensano su un attimo e staccano la testa al malcapitato di turno.

jihadi_johnPer questo direi che la prima cosa che un musulmano non deve fare è guardare i filmati che mettono in mostra questa pratica, che se non sarà più “barbara” di una scarica elettrica, un’impiccagione o un avvelenamento praticati da autorità che applicano la pena capitale ha una grave controindicazione, per i musulmani, coi tempi che corriamo: il rischio dell’emulazione individuale per i motivi più egoistici ed assurdi.

Ho il forte sospetto che questo sia l’esito tragico ma ricercato di una programmazione mentale attuata, con tecniche subliminali, da chi controlla i media globali. Perché se è già accaduto di baby sitter criminali che hanno messo nel forno un povero bambino, quando una baby sitter musulmana decapita il pargolo che aveva in custodia atteggiandosi a “vendicatrice dell’Islam” significa che quel lavoro di manipolazione mentale cui accennavo ha colto nel segno.

Ovvio che la responsabilità è individuale e guai a generalizzare (non mancheranno infatti quelli che, dopo questa raccapricciante vicenda, eleveranno i loro allarmi sul “pericolo islamico”), ma chi ha una qualche “rappresentatività” tra i musulmani è chiamato ad impegnarsi ancor di più per mettere sul chi va là i suoi correligionari che vivono in mezzo a persone di altra religione che il miglior modo per “pubblicizzare” la propria fede è il buon esempio, ricordando loro che, con gli orrori che circolano, per una televisione spenta c’è sicuramente una coscienza che s’illumina.

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There are 3 comments for this article
  1. BENNATO BENNATI at 6:04 pm

    Bravo Galoppini !!
    E’ tutta una manipolazione mentale , di cui l’oggetto può essere il più vario.
    Pensiamo per esempio all’ossessione per il denaro che i films americani hanno sempre veicolato e veicolano.
    Per il danaro si tradisce, si uccide, per danaro ci si sposa, si divorzia, si istaurano o si interrompono i rapporti , le amicizie, si prendono le decisioni politiche, si è gangesters o poliziotti ecc. ecc. ecc. , insomma il danaro è tutto. Col denaro si può essere neri – e magari anche donne -e raggiungere la Segreteria di Stato; senza denaro si è solo negri e si può essere uccisi come cani rabbiosi dal primo poliziotto che gli frulla ecc.
    Quando l’Editore Valentino Bompiani pubblicò – a cura mi pare di Elio Vittorini, credo si fosse nel 1943 – l’antologia ” Americana” , c’era stato da poco il mitragliamento americano su Grosseto – il Ministro della Cultura Popolare che era Alessandro Pavolini, impose all’Editore di fare precedere la raccolta da una prefazione del letterato fiorentino Emilio Cecchi, che descrivesse al lettore che cos’era veramente l’America, perché nessuno si facesse illusioni.
    Anche il nuovo inquinamento per cui si può – con tutti i crismi legali, s’intende – dare marito agli uomini e moglie alle donne, se andiamo a sfrucugliare, c’è il caso che si scopra che viene proprio da lì.

    • Salvatore Penzone at 10:54 pm

      Certo che viene da lì ma non solo quello. Nei paesi a cosiddetta democrazia avanzata la promozione della “cultura” gay è andata di pari passo con la diffusione della pornografia anche nella popolazione minorile, dato che internet ne è diventato il veicolo principale, e con l’affermazione, anche sul piano giuridico, della “libertà sessuale” la quale sta facendo passare cose veramente aberranti come la sentenza della Corte d’Appello olandese del 2 Aprile 2013, secondo cui “i club pedofili hanno il diritto di esistere”; o come l’educazione sessuale secondo il metodo “Alfred Kinsey”, un sessuologo statunitense che ha teorizzato che i bambini sarebbero esseri sessuali, cioè desidererebbero il sesso, fin dalla nascita. Per la dottoressa Judith Reisman, questo Kinsey è il “pedofilo che ha cambiato il mondo”, uno “psicopatico sessuale che ha contaminato le famiglie, la cultura e le nostre leggi”. Per quanto riguarda il nostro paese in un’intervista Don Fortunato di Noto, parroco in Sicilia, da vent’anni ‘cacciatore’ di pedofili e sostegno per le vittime con la sua associazione Meter, dice queste parole: “Non occorre andare lontano, basta sfogliare i giornali di dieci anni fa per leggere ad esempio che “in uno Stato di diritto essere pedofili o sostenerne la legittimità non può essere considerato reato’ e la pedofilia è solo ‘una preferenza sessuale” (1998, documento del Partito Radicale contro la legge 269). O per ritrovare politici e intellettuali di spicco, oggi giustamente severissimi, ma che pochi anni or sono parlavano della pedofilia come del ‘diritto dei bambini ad avere una loro sessualità, ad avere rapporti tra loro, o con gli adulti”. E’ un’azione pervasiva che investe, in un modo o nell’altro, tutti gli ambiti, e che spinge la persona a vivere in una dimensione psicologica che non ha niente più di umano. L’occidente per le sue mire imperiali si è permesso le azioni più turpi. Per esempio, per mettere in ginocchio la Cina, l’Inghilterra si è inventata il traffico dell’oppio. Un traffico che ancora è praticato dagli USA in Afghanistan. Infatti, la diffusione delle droghe e della criminalità è, ormai, una strategia consolidata, e serve a indebolire le nazioni prese di mira. Così come fomentare il fondamentalismo, una carta che, in Medioriente, si è rivelata vincente fin dall’inizio del secolo… Ora però, per questi poteri che vogliono gestire i giochi planetari, il dominio non sembra riguardare solo gli stati e le nazioni ma sembra si voglia focalizzare soprattutto sull’individuo.

  2. tango at 7:24 pm

    Ineccepibile analisi e del’articolista e dei commentatori, Suggerisco pertanto di unire tutti i punti per poter completare il quadro. Non sono questi o quelli, i perpetratori di tante nefandenze, per quanto potenti essi siano, essi infatti sono semplicemente dei burattini manovrati dal “gran maestro”, per ora occulto, ma che ben presto entrera’ nella nostra dimensione spazio tempo. La stragrande maggioranza della popolazione, è influenzata “alla grande” dal massimo delle tecniche subliminali, cioe’ l’ epistemologia moderna ove l’esemplarità della scienza positiva e’ dio. Premetto di essere italiano da generazioni, di non vivere in italia e di essere un “sottomesso”. La stragrande maggioranza dei musulmani, non e’ esente dal sistema ” Americano” e come gli altri “senza Dio” e’ soggiogato dal soggiogatore. Purtroppo la mia opinione e’ dettata dalla mia personale esperienza, vissuta (ancora tutt’ora) tra i “musulmani”. I tagliatesta compresa la donna in questione non sono musulmani e non hanno la piu’ pallida idea dell’Islam, anzi direi ne sono l’antitesi. Chi ha un nanogrammo di cervello questo lo dovrebbe capire.

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