L’antifascismo grottesco del Movimento Cinque Stelle nell’Italia colonia americana

di Spectator

grillina_espulsaFa sorridere il provvedimento di espulsione dal Movimento Cinque Stelle di una consigliera del Comune di Ragusa con l’accusa di “inneggiare al fascismo”.

Ella avrebbe scritto su Facebook che “il 25 aprile non è una festa, il 25 aprile 1945 è iniziata l’occupazione“. Una cosa chiaramente senza senso, falsa e persino infame, secondo i censori di della compagine pentastellata.

Il Cinque Stelle, e con esso gli altri partiti “antifascisti” (cioè tutti quelli rappresentati in parlamento), piuttosto che perdere tempo con simili bagattelle dovrebbero dimostrare piuttosto che, a partire dal 1945, non siamo stati occupati dall’America… Ma siccome ciò è indimostrabile (cosa ci fanno in Italia oltre cento basi ed installazioni militari Usa/Nato, con tanto di ordigni atomici stoccati in condizioni di dubbia sicurezza?), si può tranquillamente affermare che queste misure “draconiane” altro non sono che la foglia di fico con la quale il movimento che dovrebbe rappresentare “il nuovo che avanza” altro non è che l’ennesima riproposizione di un cliché usurato che oramai mostra la corda, dovendosi accusare di “fascismo” persino chi afferma la più lapalissiana delle verità!

basi USA in Italia_2Si potrà anche riconoscere che il 25 aprile simboleggi la fine dell’occupazione tedesca (una strana occupazione, dato che in Italia i tedeschi ce li avevamo chiamati noi), trasformata in “nazi-fascista” per compiacere i suggeritori d’Oltreoceano di definizioni ad effetto, ma è oggettivamente impossibile negare che con la medesima data-simbolo non sia cominciata una ultra-settantennale occupazione della nostra terra, dal punto di vista militare, politico, economico e culturale. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti, e l’Italia, da che era una Nazione (coi suoi pregi e difetti), è diventata dal 1945 a questa parte la mera “espressione geografica” di metternichiana memoria.

Chiunque può constatare ciò che è di un’evidenza solare, ma nell’Italia del terzo millennio c’è ancora qualcuno che pensa di fare la “guerra al fascismo” piuttosto che all’occupante a stelle e strisce ed ai suoi lacchè, i quali, nel mutato contesto della “Liberazione”, svolgono la medesima parte che gli “antifascisti” attribuiscono ai “repubblichini”.

sospeso_caraccioloSolo che quelli pensavano di combattere “la guerra del sangue contro l’oro”, in quanto l’America era ed è il braccio armato del capitalismo finanziario (oggi mascherato da “globalizzazione”), mentre gli odierni Sciuscià “antifascisti” di destra, di centro e di sinistra (e pure a cinque stelle) sono convinti, dall’alto della loro auto-proclamata “superiore moralità”, di combattere il Male assoluto incarnato in qualche “fascista” infiltrato nel movimento (v. il recente “caso” del prof. Antonio Caracciolo, liberale d.o.c., “sospeso” per analoghi inconsistenti motivi).

Il 25 aprile deve aver ispirato parecchio “fascismo” su Facebook. Il prof. Antonio Pantano, esperto di finanza ed economia del Ventennio nonché studioso del pensiero economico di Ezra Pound, ha scritto sulla sua pagina:

«Ho più volte DIMOSTRATO per TABULAS (anche nelle molte conversazioni in Facebook e Youtube); cartella esattoriale del 1941 per il 1940 – stipendio imponibile lire 28.000 – tassazione (da pagarsi in 6 rate) lire 877,90 PARI al 3,14% !!! VIGEVA il bieco “regime fascista” che aveva imposto anche “addizionale di guerra” !!! e l’imposta IGE (equivalente alla IVA di oggi che è del 22%) era del 3% – dicesi TRE!!!!!!!! L’odierno REGIME DEMOCRATICO è certamente MOLTO LADRO ed ha INDIMOSTRATO “debito pubblico” di quasi 3.000 miliardi di euri, mentre il “bieco regime” fascista della Repubblica Sociale Italiana, al 28 aprile 1945, chiuse con ATTIVO di BILANCIO di 20,9 miliardi di lire!!!!!!!».

m5s_onestiDelle due l’una. O il Movimento Cinque Stelle, dopo aver mandato nelle piazze d’Italia Beppe Grillo a denunciare lo scandalo delle cento e passa basi Usa/Nato, ha cambiato idea ed ha preso atto che il problema non sussiste, oppure si è in presenza di persone che tatticamente (per evitare proprio che “torni il fascismo”, com’è stato detto dallo stesso Grillo) cavalcano istanze sovraniste mentre credono, da perfetti “babbei”, che per risollevare le sorti del popolo italiano, abbrutito da decenni di servaggio, bastino “l’onestà”, più “democrazia dal basso” e la solita “vigilanza antifascista”!

Rebus sic stantibus, consigliamo vivamente ai “grillini” di cambiare motto: dall’ultra-egualitario “uno vale uno” all’americano “una vale dieci”, in quanto, pur senza le cinquanta stelle della celebre “stars and stripes”, le cinque presenti sul proprio simbolo sono sufficienti a qualificarli come solerti e zelanti continuatori dell’opera dei nostri “liberatori”.

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There are 4 comments for this article
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  3. BENNATO BENNATI at 1:01 pm

    Un regime politico in cui l’imposta sul reddito non superasse il 3% sarebbe per me il più liberale dei regimi, anche se esso non prevedesse più la presenza dei partiti politici , la partecipazione popolare alla vita nazionale potendosi benissimo esprimere ( e lo auspicherei vivamente ) in altra maniera .

    • il discrimine Author at 4:03 pm

      Per esempio… in una riedizione, riveduta e corretta in base al mutato panorama professionale, della Camera dei Fasci e delle Corporazioni.

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