Claudio Pagliara da Pechino: “ti conosco… mascherina!”

di Spectator

pagliaraTra le immagini propagandistiche “catastrofiste” propinate ai tele-sudditi nei giorni del “vertice sul clima” di Parigi, ce n’è stata una che ha superato nettamente tutte le altre: quella del corrispondente della Rai da Pechino, Claudio Pagliara, che per tutta la durata del suddetto incontro s’è sempre fatto inquadrare con una mascherina, in modo da suscitare immediatamente “indignazione” verso la Cina, rea di non fare nulla contro “l’inquinamento globale”.

Obama, invece, ha tenuto banco con le solite parole da “profeta de ‘noantri”: “dobbiamo cambiare”, “stiamo facendo questo e quest’altro”, “abbiamo capito di aver sbagliato”… e manca poco che dalle fabbriche americane esca acqua di colonia! Un vero mattatore, che promette, redarguisce e pontifica a destra e a manca, nel solito stile americano sbruffone e parolaio.

I cinesi, invece, devono essere considerati dei “maiali” senza alcun amore per “Madre Terra”. Mica quei sinceri “naturisti” degli anglosassoni, che insieme alle fole sul “riscaldamento globale” hanno persino messo su il WWF e Greenpeace, vere armi al servizio del soft power utile per operare pressioni a geometria variabile col pretesto dell'”ambientalismo”.

Mica ci è stato detto, però, che, con tutte le sue “delocalizzazioni”, di fatto l’America resta il responsabile numero uno dell’inquinamento del pianeta. Sono furbi Lorsignori a “spalmare” le percentuali di “emissioni” sul resto del mondo, comprese quelle nazioni che forniscono loro solo manodopera a costi stracciati e non “consumano” mediamente più della proverbiale ciotola di riso.

Ah, dimenticavo: Pagliara è stato per anni il corrispondente da “Israele”, e ci siamo detti tutto!

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