Le “first ladies” della Nato…

mogli_g7Foto di gruppo delle “first ladies” della NATO.

C’è un po’ di tutto, dalla sciantosa alla musulmana pia e velata.

Poi c’é anche la/il “lady” con la “sorpresina”: è la mogli* del leader del Lussemburg*, in alt* a sinistr* con la cravatt*!

 

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There are 4 comments for this article
  1. Bennnato Bennati at 8:07 pm

    E’ una foto di quelle ” rivelatrici”, come quelle che un tempo comparivano nell’inserto de ” Il Borghese” , di una sua immediata eloquenza, anche se non c’è più una graffiante Gianna Preda a commentarla.

  2. Bennnato Bennati at 5:26 pm

    Più la guardo- la foto – ( ammirare il “look ” della prima signora a sinistra e che dire dell’altra ” signora” in giacca e cravatta sopra di lei ? ), più mi dico che la nostra “uscita” dall’ Europa sarebbe un primario ed urgente dovere nazionale (che dico dall'”Europa” ? Da tutta la “comunità internazionale” !).
    Se potessi, scapperei in Corea del Nord. Meglio Kim Jong-un….

  3. Bennnato Bennati at 10:46 am

    Riguardo alla Corea del Nord, per tastarne il polso con una qualche sicurezza di risultato , occorrerebbe sapere che n’è attualmente in quel paese di taoismo e confucianesimo e, massimamente , se dietro la sfumatura alta dei capelli del Gran Capo, si siano per caso essi o qualche organizzazione da essi ispirata ( come insomma i ” Superiori Incogniti ” nella Massoneria del XVIII° Secolo ).
    Purtroppo sulla “rete” non si trova nulla, se non le solite invettive propagandistiche contro il regime al potere ; e tuttavia in un telegiornale di qualche giorno fa ( la solfa era la solita, la Corea peggiore, se possibile, della Germania di Hitler -e meno male che a proteggerci ci sono gli americani – il suo Capo uno psicopatico a metà strada fra il Fuhrer e il capo della ” Spectre” sgominata da James Bond ) , in un paio di rapidi fotogrammi ( il diavolo- si sa – fa le pentole, ma non sempre anche i coperchi) sono comparse giovani donne recanti, in una cerimonia ufficiale, mazzi di fiori, indossanti vestiti “a sacco”, del colore dei peschi in fiore, lunghi fin dove inizia il ginocchio, e dunque né troppo svestite, né troppo castigate, bellissime, uno squarcio di chiaro nella cortina fumogena alzata dalle agenzie d’informazioni occidentali ( rectius: occidentaliste ).

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