Il premio Nobel dell’ipocrisia all’Unione Europea
di Spectator
Di che cosa ci sarà da scandalizzarsi se il governo Ungherese ventila la possibilità di costruire un muro lungo la frontiera con la Serbia?
Afferma Orban che deve assolutamente difendere il suo popolo da un’invasione di “migranti”. Probabilmente, però, non ci sta raccontando tutta la verità, perché potrebbe anche darsi il rischio di un’analoga “invasione” dal lato romeno. Ed aggiungiamoci pure che tra ungheresi e romeni non è mai corso buon sangue…
Quindi, dove sta la verità? E perché mai tutto questo “scandalo” delle istituzioni cosiddette “europee”?
Ufficialmente – sostengono le sue autorità – la Serbia è un “territorio di transito”, però potrebbe – se non fosse stata “normalizzata” a colpi di bombe e maneggi vari dalla Nato e dall’America – controllare un po’ meglio che cosa accade sul proprio territorio…
Inoltre, Orban, che a differenza dei “nostri” governanti vuol bene alla sua nazione, teme evidentemente che dalla Serbia possano introdursi elementi kosovari che, in un quadrante balcanico nuovamente in escandescenza (Macedonia), potrebbero scatenare sul suolo ungherese azioni provocatorie camuffate da “jihad”.
Quanto all’Unione Europea, che assieme a Papa Francesco pare avere più a cuore le sorti dei “migranti” di quelle dei suoi cittadini, farebbe bene ad alzare la voce con l’America, che s’è dotata di una formidabile ed ultra-tecnologica barriera ai confini del Messico.
Per non parlare del mutismo assoluto che contraddistingue la posizione di Bruxelles nei confronti di Israele, “intoccabile” ed esclusa da ogni forma di critica, pena l’accusa di “antisemitismo” ed altre assurdità fuori da ogni logica accettabile. Israele che per primo ha fatto scuola in fatto di “muri”, per ghettizzare, discriminare e rendere la vita impossibile ai palestinesi. Che oltretutto non sono nemmeno “migranti” ma autoctoni diventati minoranza sul loro stesso territorio!
Ecco perché, per non vedersi trattare in quel modo orrendo, avrebbero fatto bene loro, per primi, ad ergere delle barricate per evitare l’afflusso di chi, presentatosi come agnello, poi s’è rivelato un lupo.
Meditino i popoli europei sulla fine dei palestinesi e riflettano sulla campagna stampa mirata a demonizzare l’Ungheria.