Il business della “accoglienza” mette le mani su caserme e ospedali dismessi

immigratiAlcune sere fa, nel nuovo salottino pre-cena di Bianca Berlinguer erano ospiti ‘Carneade’ Orfini e Milena Gabanelli, la pasionaria dei “report” contro la “casta”, la “corruzione” e gli “sprechi”. La Gabanelli è molto attiva in un “progetto” per riadattare le caserme e gli ospedali dismessi (cosa di cui si sente dire dalla scorsa estate). Ma quale sarebbe la nuova destinazione d’uso di queste strutture? I tre parlavano di “accoglienza”… Sì, avete capito!

Costo complessivo dell’operazione: 4 miliardi! Guardate il filmato, di qualche mese fa, perché è davvero impressionante per la nonchalance con la quale il tutto viene seraficamente esposto. La Gabanelli ha anche l’ardire di sostenere, esplicitamente, che queste strutture saranno così “riqualificate”, e, implictamente, che questo “progetto” darà tanto, ma tanto “lavoro”… Una cuccagna, non è vero?

immigrati1Il “progetto” funziona così. Premessa: l’Esercito Italiano praticamente è stato smantellato per fargli fare solo “missioni di pace”, l’ascaro della Nato e servizi di protezione civile. Gli alti gradi dove sono? Felloni e menefreghisti (con le loro laute prebende), come spesso è accaduto in Italia. Operativamente si procederebbe in questo modo: le strutture dismesse e abbandonate passano ai Comuni, e lo Stato prende i soldi dall’Europa (cioè i nostri soldi) per smistarli, probabilmente tramite l’Anci (L’Ass. Naz. Comuni Italiani, un altro baraccone partitocratico di recente conio con la scusa della “devoluzione”), ai vari Comuni sui quali insistono le caserme e gli ospedali da “riadattare”.

Slogan dell’iniziativa: Fine del caos in materia di “accoglienza” e gestione del tutto in maniera “istituzionale” (cioè “seria” e “rassicurante” per un certo elettorato).

Tutto questo mentre fanno cadere dall’alto 200 milioni per i terremotati italiani…

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