I “sessantottini pensionati” raccontano…

di Enrico Galoppini

Se ci fosse un barlume di sincerità e riconoscenza, dovrebbero ammettere che se hanno una pensione lo devono anche a quello stesso Fascismo contro il quale si sono scatenati in gioventù. Il Fascismo degli Enti previdenziali che in nome dell’Antifascismo, dipinti come “carrozzoni”, sono stati prima sfruttati per interessi particolaristici e poi mandati al macero.

Ma noi che non abbiamo fatto in tempo a “fare il Sessantotto” la pensione non la prenderemo, perché anziché combattere contro un Fascismo immaginario cerchiamo di sopravvivere agli attacchi alla dignità e al valore del lavoro portati da un sistema che fascista non è ma somiglia molto al Fascismo così come l’ha descritto l’Antifascismo!

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