“Gesù e Muhammad”: un convegno benemerito ed opportuno

di Enrico Galoppini

gesù_muhammadMi giunge voce che qualcuno, sia tra i musulmani che tra i cristiani, non abbia preso bene l’iniziativa del convegno “Gesù e Muhammad”, in programma a Roma per il 17 dicembre p.v.

Non si sa se costoro andranno lì a far cagnara, come gli “antifa” appena vengono a sapere che parla un “fascista”, ma di sicuro il livello di comprensione di questi come degli altri è a dir poco penoso ed imbarazzante.

Ma veniamo subito al dunque e affermiamo senza tentennamenti perché questo tipo di convegni è quanto mai benemerito ed opportuno.

In quest’epoca di pazzi scatenati, nella quale troppi si credono pozzi di scienza ed è invalso l’uso di azzittire chi sa di più con le minacce e le ‘scomuniche’, mentre chi va oltre uno stereotipato “dialogo interreligioso” rischia il linciaggio, è giunto il momento di far comprendere, anche con iniziative come quella del convegno in oggetto, come la Tradizione sia essenzialmente una, fornendo – se se ne ha la capacità – i necessari spunti di riflessione su quelle medesime realtà espresse, nelle sue differenti declinazioni, in linguaggi ed immagini apparentemente persino “inconciliabili”.

Penso al simbolismo della Croce, tanto per “scandalizzare” un po’ di musulmani.

I quali lo “realizzano” ogni volta che eseguono la salât, con le stazioni del rukû‘ (inchino, “orizzontale”) e del sujûd (prosternazione, “verticale”). In queste due posizioni l’orante recita: sia esaltato il mio Signore l’Immenso / sia esaltato il mio Signore l’Altissimo… Con la testa che va più in basso del cuore, il centro dell’uomo sede dell’intelletto, posto al centro della “croce”.

corano6E vogliamo parlare dell’unico autentico “miracolo” dell’Islam che è il Corano?

Esso viene rivelato a Muhammad dall’Arcangelo annunciatore Gabriele nella grotta del monte Hirâ’ (simbolismo del cuore). Dapprima tutto in una volta, “sinteticamente”, nella Notte della determinazione (di tutte le cose), per poi essere ricomunicato “analiticamente” in circa vent’anni.

Ora, la tradizione islamica ci parla di un nabî ummî, tradotto solitamente con “profeta illetterato” (nel senso di “analfabeta”, così da sottolineare – a mio avviso un po’ banalmente – l’eccezionalità di un Libro – peraltro non scritto, all’inizio! – recato da un uomo che non sa scrivere né leggere). Ma umm significa “madre”, e la terminazione -iyy (che nel parlato diventa un allungamento del suono “i”) indica l’aggettivo di relazione. Quindi, nel caso specifico, “materno”.

Si capisce dunque che “ummî” vuol dire “illetterato” solo se si coglie il nesso col significato della “verginità”… Muhammad è come una tabula rasa, un recipiente purissimo ove può essere sversata la “bevanda d’immortalità”, il che ci rimanda alla questione del Graal.

La Vergine MariaE se poi vogliamo aggiungere che è un po’ “strano” che una donna, senza essere toccata da nessuno (questione sulla quale concordano cristiani e musulmani), abbia potuto mettere al mondo una creatura… A meno che non si sia di fronte ad uno di quei fatti (e sottolineo “fatti”) dei quali la mitologia antica è ricchissima. Una mitologia che ci narra di esseri umani, di eroi, “figli degli dei”…

Ma a questo punto mi taccio, conscio che mi sto avviando al patibolo allestito dai fanatici esclusivisti dell’una e dell’altra fazione. Ché, per l’appunto, resta solo faziosità e antagonismo, con le sue pretese “inconciliabilità” più o meno dotte, quando si ritira la disposizione a comprendere che lo Spirito soffia dove vuole, e non solo, quindi, dove desiderano i ‘tifosi’ delle varie religioni.

Dunque, ben venga questo convegno. E se qualcuno se la prende, tanto peggio per lui, perché ha perso l’ennesima occasione per darsi un contegno e valutare la limitatezza del suo comprendonio.

Gli articoli de Il Discrimine possono essere ripubblicati, integralmente e senza modifiche (compreso il titolo), citando la fonte originale.

There are 3 comments for this article
  1. BENNATO BENNATI at 10:27 am

    Se è vero che in Islam Gesù non può essere il “figlio ” di Dio perché ” Dio non ha figli ” ( Egli “non genera e non è generato”, C. 112) , non di meno egli, nato da una Vergine senza l’intervento di un padre, è ” kalimat Allah” , ” Verbo di Dio “, principio di tutte quelle “ Parole di Allah” che sono gli esseri particolari, considerati come i ricettacoli differenziati della Profezia e della Inspirazione universali, donde quei racconti dei Vangeli non canonici , che ci narrano di un Gesù ragazzino che plasma di argilla forme di uccelli sui quali soffia ed essi prendono il volo ( Gesù -‘Isa, in arabo – se non figlio , è dunque simile a Dio perché detiene il privilegio divino di dare la vita alle forme e di resuscitare i morti, cfr. il commento di C-A- Gilis a “Le livre des Chatons des Sagesses ” di Ibn Arabi Ed. Al Bouraq, voce “Isa” )
    Quale ” Verbo” , inoltre Gesù non può essere morto sulla croce ( colui che salì sulla croce essendo stato un suo sosia o una illusione ), né è mai stato raggiunto dalla morte corporale, essendo stato direttamente assunto in Cielo con il corpo e tutto.
    Or dunque , signori cristiani e signori musulmani, al di là della lettera ( sempre da interpretare e da collocare nel contesto tradizionale suo proprio ) e dei verbalismi ( in cui cadono coloro che non interpretano o interpretano male ) , vi sembra davvero che il Gesù dell’Islam sia così diverso, da quello dei Vangeli, nato anch’esso da un parto virgineo, anch’esso ” Verbo” che si è fatto carne , che muore bensì sulla croce , ma che dopo tre giorni resuscita e sale al Cielo ?
    Ed allora , signori cari, non litigate, che diamine, mica siamo la domenica allo stadio, per favore un pò di serietà !!

  2. BENNATO BENNATI at 9:32 am

    Ciò che anzi sarebbe auspicabile fra musulmani e cristiani, cristiani e musulmani, sarebbe un’intesa, pur nel rispetto delle reciproche specificità, finalizzata alla reazione al mondo contemporaneo, ormai del tutto acquisito allo spirito protestante ed allontanato da valori tradizionali (il cui suggello, nessuno sembra essersene accorto, è stata proprio l ‘Europa Unita, che, più che una “unione”, ogni giorno che passa , conferma, in tutti i dominii, essere stata una annessione dei paesi del sud da parte di quelli del nord, donde appunto l’affermazione della deviazione protestante spacciata sub specie di ” diritti umani”, di ” liberazione della donna ” e quant’altro ) , realizzando, nei limiti del possibile, quel ” Cattolicesimo integrale” ( di cui la Chiesa Cattolica sarebbe solo uno dei componenti ) , auspicato da René Guénon ne ” La crisi del mondo moderno”.
    Per rimanere nell’attualità e nel concreto , aborto ( di fatto più che spesso praticato, a capriccio della donna, ben oltre ogni reale stato di necessità e gli stessi limiti previsti dalle legge istitutrice ), matrimoni fra persone dello stesso sesso ( di cui le attuali ” unioni civili” vogliono essere solo un prodromo , in vista di un piena parificazione futura fra unioni “etero ” e ” omo” sessuali ), pratica della poliandria recentemente elevata in un discorso pubblico della terza carica dello Stato nel dogma della ” libertà sessuale” della donna , eutanasia ( fatta entrare, seppure per ora alquanto timidamente, nell’ordinamento dello Stato, da una ben nota sentenza del supremo organo giurisdizionale ) sono altrettanti argomenti in cui potrebbe farsi valere , nel quadro della reciproca , auspicata intesa , la rigorosa opposizione di cristiani e musulmani ( e di ogni altra forza tradizionale ) , uniti nell’opera di una doverosa, indispensabile rettificazione.

  3. Lorenzo Lorenti at 1:31 pm

    Non c’è da stupirsi se, in un mondo di pazzi scatenati, qualcuno si sentisse in “dovere” di boicottare un convegno di tale importante portata. Ne so qualcosa anche io che, in un sito di pretesi puristi dell’Islam, sono stato bannato e cancellati i post solo perché mi ero permesso di accompagnare la mia anziana madre alla messa e di riprenderla finita la funzione. Peggio ancora se avessero saputo che chiamai un sacerdote e accompagnata dopo alla sua ultima dimora! L’onnipotenza gioca brutti scherzi tanto che dimenticano che hanno davanti a se il modello perfetto rappresentato dal Profeta*!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*