Twitter: “Licenza di odiare per governi e militari”

di Enrico Galoppini

Dopo Facebook e YouTube (dove fioccano ormai gli interdetti), anche Twitter s’adegua alle nuove “regole” sugli psicoreati in nome della guerra al “crimine d’odio”.

Tradotto in parole povere accadrà questo. Che contando sulla forza persuasiva dell’autocensura e sulla delazione degli utenti più zelanti (gli utili idioti, insomma), la famosa “libertà d’espressione” (se mai c’è stata) andrà a farsi friggere definitivamente, per attestarsi su una completa “normalizzazione/moralizzazione” (o un suo simulacro, se preferite).

Ma la cosa più grottesca è l’esclusione dall’occhiuta censura di questi Twitter, Facebook, YouTube, Google eccetera di ciò che verrà pubblicato sugli account di governi e militari, perché chiunque (persino gli utili idioti di cui sopra) può capire che un conto sono le “minacce violente” o gli “epiteti razzisti o sessisti” di singoli individui (sul “razzismo” e “sessismo” dei quali bisognerebbe poi vedere), un altro le stesse cose, amplificate e d’incomparabile impatto sulla realtà, sostenute da apparati governativi e relative forze armate che, sulla base di fandonie megagalattiche (cioè la famose “fake news“) condite d’odio, preparano il terreno alle loro piratesche, devastanti e criminali imprese in giro per il mondo (Afghanistan, Iraq, Siria, Libia… la lista è lunga).

Detta ancor più fuori dai denti: se un Pincopallino qualsiasi scrive qualcosa che “urta la suscettibilità” (la “Policy“) del Grande Fratello, quello verrà escluso a tempo indefinito fintanto che non si adeguerà alle “regole”, ma se a soffiare sul fuoco di una propaganda senza freni inibitori per arrivare allo scopo, e cioè bombardare e massacrare migliaia di persone al giorno sono i governi, quelli potranno continuare imperterriti anche se le loro mani grondano di sangue.

E poi, quali “governi”? Solo quelli col bollino blu della “democrazia”?

Bella fine che ha fatto la “libertà di espressione”: delegata e messa nelle mani di aziende private, alla faccia degli articoli della Costituzione che pure da soli basterebbero per porre una parola fine a tutte queste minacce ed intimidazioni che vanno a ledere una delle inalienabili prerogative di qualsiasi uomo che intenda definirsi libero.

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There is 1 comment for this article
  1. BENNATO BENNATI at 7:08 pm

    Ora nel mirino il Grande Fratello ha la Corea del Nord ( come mai questa non sarebbe libera di dotarsi di armi atomiche, mentre Usa, UK, Israele ecc. ecc, hanno da sempre i loro begli arsenali atomici ? Se questi sono un pericolo – e lo sono – se ne sbarazzino tutti, gli Stati più grossi per primi ).

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