Pregiudizi al contrario: gli omosessuali “amano” più intensamente?

di Enrico Galoppini

amore_gaySecondo uno degli stereotipi più diffusi al riguardo degli omosessuali, essi sarebbero capaci di “amare” in modo più profondo ed intenso a motivo della loro spiccata “sensibilità”.

Mettiamo pure che sia vero (ma non lo credo; e poi, che vuol dire concretamente tutto ciò, un surplus di “passione”, di “struggimento”, di “infatuazione”?): resta il fatto, incontrovertibile, che il loro “amore”, che si vorrebbe far riconoscere per legge come “edificante”, è completamente irrilevante a livello sociale e comunitario, poiché non essendo gli omosessuali in grado procreare (naturalmente, s’intende) non garantiscono continuità, salute e potenza alla stirpe.

In via generale, che si tratti di omosessuali oppure no, le effusioni amorose tra due adulti che non intendono costruire una famiglia sono socialmente irrilevanti in quanto è un loro mero fatto privato (per questo la condanna dell’omosessualità, quando non è ostentata e dunque non dà “scandalo”, è sbagliata). Anche se i due sono al massimo del “brodo di giuggiole” e si sentono sollevati da terra per la loro reciproca “passione”. Dal punto di vista della comunità, che due persone si amino alla follia non ha alcun valore.

Tutto questo “amore” celebrato da letteratura, cinema e televisione, tra l’altro, non sta migliorando la situazione, anzi, la sta peggiorando, perché tutti stanno diventando sempre più instabili dal punto di vista emotivo.

Ma questa forma di amore che va e che viene, e che ha a che fare sovente con la sfera della sessualità (anche la più perversa e distruttiva), è ciò che oggi i più scambiano per Amore.

famiglia_feliceLa forma più alta d’Amore che gli esseri umani possono praticare ed esperire non però è quella tra due “innamorati”, bensì quella verso i figli, perché in quel caso esso è assolutamente “gratuito” e disinteressato, senza attendersi nulla in cambio come invece avviene più o meno sempre nelle coppie di fidanzati e sposati (“gay” compresi). Dai figli non ci si aspetta nulla in cambio. Quello tra genitori e figli, perciò, non è un rapporto come quello di coppia nel quale si ricerca più o meno una forma di “equilibrio”.

Certo, se i figli saranno di buon cuore e riconoscenti, accudiranno i loro anziani genitori così come essi fecero quando quei piccoli, inermi e bisognosi di tutto, non sarebbero sopravvissuti senza le cure del padre e della madre. Ma è una possibilità che oggigiorno, a causa di una “mal-educazione” imperante e di modi di vita che non incoraggiano la pietà filiale, è sempre più remota.

L’amore dei genitori per i figli racchiude proprio il segreto dell’Amore, perché se Dio è concepito anche come “Padre”, significa che è attraverso la paternità e la maternità che possiamo addestrarci letteralmente a praticare quell’Amore assolutamente incondizionato che Lui, per Sua liberalità, ha praticato creando il mondo e dunque anche noi, Suoi “figli”.

Il compito dei genitori di “educare” il bambino ricalca così esattamente quello di Dio, che ci fa venire in questo mondo da Lui creato per “educarci” e farci così crescere.

Che l’amore puro non stia nella relazione tra un uomo e una donna (ed anche quello tra omosessuali), è dimostrato dal fatto che quando uno dei due fa fuori l’altro la causa, gira e rigira, è che l’assassinato non corrispondeva più alle aspettative dell’assassino. Se così non fosse, per esempio non ci sarebbe nessuno che ammazza perché è stato “lasciato”.

tragedia_familiareNei casi, meno frequenti, nei quali è il figlio ad essere ammazzato da un genitore, ciò può avvenire in tenerissima età perché la madre è “esaurita” in quanto non sostenuta psicologicamente o perché l’uxoricida, dopo aver ammazzato la moglie, ammazza anche il figlio in quanto nel suo delirio egoistico non concepisce più, senza la sua esistenza, un domani per quel bambino. Ci sono poi i casi nei quali i figli vengono uccisi in età più avanzata, quando possono diventare tossicodipendenti e giungono così a minacciare i genitori per spillare loro i soldi. Ci sono anche casi, assai rari oggi, nei quali un figlio minorenne viene ammazzato di botte perché non è “ubbidiente”, ma anche in questo caso il motivo risiede nella pressione sociale subita dal genitore violento (oltre che nella sua indole spesso plasmata sin dalla sua infanzia), il che non ha a che vedere con le violenze di uomini adulti sulle donne quando non fanno quello che vorrebbero loro ed il loro “amore” di cristallo va in frantumi.

Quindi, se si vuol concedere agli omosessuali una propensione più spiccata ad “amare” più intensamente, si faccia pure, anche se a mio avviso si sta prendendo un abbaglio. Per di più, la questione è gravemente mal posta, in quanto, come abbiamo cercato di spiegare brevemente, l’Amore incondizionato, la cui fonte è Dio, in questo mondo è solo quello dei genitori verso i figli (e non viceversa, tant’è vero che anche nei libri sacri si raccomanda la pietà filiale verso gli anziani genitori, segno, questo, che l’ingratitudine è dietro l’angolo ed anche i figli sono animati, nel loro “amore”, da una qualche pretesa – anche di carattere economico – nei confronti dei genitori).

ti_amero_sempreFigli che spontaneamente, come per un impulso irrefrenabile e dunque “provvidenziale”, curiamo incessantemente fino allo sfinimento, per fornire loro le chiavi per stare al mondo e dunque “approfittare” nel migliore dei modi di questa “possibilità” che, per il nostro tramite, è stata elargita dal loro e dal nostro Signore.

Per tutto il resto, per favore, non scomodiamo l’Amore incondizionato, e vediamolo per quel che è: un piacere, un godimento, ed anche una pura e nobile “passione”, ma senza raccontarci favole “alla moda” influenzate dallo “spirito del tempo”.

Gli articoli de Il Discrimine possono essere ripubblicati, integralmente e senza modifiche (compreso il titolo), citando la fonte originale.

There is 1 comment for this article
  1. BENNATO BENNATI at 1:01 pm

    Non è tanto questione di ” sanità e potenza della stirpe”, quanto, sopratutto, di consentire agli esseri umani esistenti da ogni eternità allo stato di germi sottili nell’intelletto divino, di attualizzarsi progressivamente nel tempo, percorrendo il percorso che li riporti alla fonte ( “Ricordatevi che Dio un giorno sorti dai fianchi de’figli di Adamo tutti i loro discendenti, e li fece deporre contro di essi. Egli disse loro : Non sono io il vostro Signore? Risposero : Si l’attestiamo” , C. ).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*