“Pescatori di uomini” in mare: il Gesù “umanitario” che piace ai globalisti

di Enrico Galoppini

odio_chiesaA qualcuno sembrerà strano, ma per una volta mi trovo d’accordo con quelli che sono convinti che le religioni, tutte le religioni ed in particolare il Cristianesimo (se non altro perché sono nati in ambiente cristiano), abbiano prodotto solo danni e dunque peggiorato l’esistenza degli esseri umani.

Ma intendiamoci, sono d’accordo con loro, sì, ma a un’imprescindibile condizione: che sia chiara la differenza tra la religione (ortodossia e ortoprassi) e le sue contraffazioni moderniste, “di destra” e “di sinistra”. Ragion per cui dico subito che mi trovo solo sulla stessa barricata di quelli che combattono l’uso distorto e strumentale della religione, quali sono per esempio le prese di posizione di chi pur essendo completamente disinteressato (o forse proprio ostile) alla religione la utilizza, fornendone una “lettura” di comodo, per scopi di bassa bottega.

Stabilito questo, passiamo al problema degli esegeti “sociali” dei Vangeli.

Ora, tra gli ipercritici della religione cristiana, per i quali essa è (ancora!) troppo “chiusa”, “arretrata” e, ovviamente, “maschilista”, scatta talvolta un moto di simpatia verso l’odiato oggetto dei loro strali quando vi possono ravvisare una qualche giustificazione per le loro preferenze politiche, economiche, sociali e culturali.

Il fenomeno è noto: si pensi ai Puritani anglo-sassoni che trovarono una giustificazione dei loro scopi terreni nella loro interpretazione del Vecchio Testamento. Ma questo è un caso di stravolgimento per così dire “di destra” dei dati tradizionali. Quello che invece qui andiamo ad esaminare è un caso diametralmente opposto, ma convergente negli esiti, in quanto rafforza l’unico sistema imperante del capitalismo illimitato, nel quale un’importanza essenziale è rivestita dal cosiddetto “spirito del capitalismo”, dal tipo umano “globalizzato” di cui quello ha un estremo bisogno. È un caso di esegesi “di sinistra” dei Vangeli.

manifestazione-contro-omofobia-chiesa-cattolicaMi spiego meglio: se nel catechismo della Chiesa Cattolica non esiste alcuna traccia per giustificare i “matrimoni omosessuali”, gli esegeti “di sinistra” si scagliano con tutta la veemenza possibile per denunciare “l’intolleranza” dell’istituzione, ma se è possibile ravvisare in qualche ‘uscita’ papale o di un alto prelato alla moda un qualche appiglio per le loro idee balzane e sovversive, plaudono scroscianti all’indirizzo del “riformatore illuminato”.

Vi è poi tra questi anticristiani (chiamiamoli col loro nome!) un’abitudine inveterata, che è quella di leggere i passi dei Vangeli in maniera “letterale”, vantandosi pure di questo e finendo nemmeno troppo curiosamente per collimare, non negli esiti ma nel senso generale dell’operazione (lo stravolgimento dei dati tradizionali e perciò la sovversione di tutto un ambiente), con quegli altri interpreti “alla lettera” del Messaggio del Cristo che sono i “fondamentalisti”, ben rappresentati negli Stati Uniti ed ai quali abbiamo fatto un rapido cenno in quanto anch’essi sono dei professionisti dello strapazzamento dei testi sacri.

pescatori_uominiGli uni e gli altri, “fondamentalisti” e “cattocomunisti”, leggendo “letteralmente” i passi dei Vangeli non hanno mai capito un bel niente, per esempio, del senso di ciò che intendeva affermare Gesù quando, sulle sponde del Lago di Tiberiade, disse ai futuri apostoli Pietro e Andrea: “Seguitemi, vi farò pescatori di uomini” (Mt 4,19). Il senso dell’allegoria è questo: voi sarete lo strumento col quale il “Sé” ‘pescherà’ i poveri “io” per riportarseli ‘a casa’.

Che non è né Lampedusa né qualsiasi altro approdo della cosiddetta “fortezza Europa”, nella quale vengono portati quotidianamente (attenzione: non, “sbarcano”) frotte di stranieri africani col beneplacito di una serie di soggetti che vanno dalla Chiesa cattolica stessa alle Ong pagate da “filantropi” globalisti, passando per la sinistra e la destra dell’unico regime capitalista filo-americano, grazie al “lavoro sporco” dei libici “liberati” dal “tiranno” e finalmente scatenati nell’angariare e taglieggiare (c’è un mufti a Tripoli?) questa ‘merce umana’ che, facendo talvolta naufragio nel Mediterraneo, finisce per smuovere le coscienze a comando dei funamboli “di sinistra” dell’esegesi evangelica.

Un esempio lampante di quest’incomprensione dei dati della religione e della tendenza a piegare al proprio limitato orizzonte intellettuale un testo divinamente ispirato ci viene dato da uno scrittore osannato nei salotti buoni della “gente che piace” e che non ha mai fatto mistero delle sue simpatie per ambienti della “sinistra estrema” (si pensi che fortuna avrebbe uno scrittore implicato nella “destra estrema”):

«Sono venti anni che viaggiano sul Mediterraneo zattere a motore senza alcun soccorso. Ora che finalmente esiste una comunità̀ internazionale di pronto intervento in mare, sarebbe colpa sua se partono i gommoni. Come dire che esistono le malattie per colpa delle medicine. In verità la loro fandonia intende accusare i soccorritori d’interrompere il regolare svolgimento del naufragio. Perché siamo e dobbiamo rimanere contemporanei incalliti del più lungo e massiccio affogamento in mare della storia umana.

Sulle rive del lago Kinneret, chiamato Tiberiade dai conquistatori venuti da Roma, il giovane fondatore del cristianesimo cercò i primi compagni. Erano di mestiere pescatori. Al giovane piacevano le metafore. Secondo Matteo (4,19) disse : “Venite con me, vi farò pescatori di uomini”. Eccomi in un tempo e su una nave che applica alla lettera l’impulsiva metafora. Sto con persone che si sono messe a pescare uomini, donne, bambini. Il Mediterraneo è un lago Kinneret salato e più grande».

radical_chicNon cito il nome dell’improvvisato esegeta, così qualcuno si potrà divertire nel ‘pescarlo’ nel mare di internet, avvertendo però di non usare reti a strascico per non tirare su anche altri bei pesci non commestibili come quelli che sguazzano nella vasca di un famoso salottino radical chic televisivo.

Queste autentiche baggianate possono circolare e fare presa solo nel clima di allegra ignoranza di molti stessi cattolici, i quali – tanto per usare un’altra metafora ittica – non sanno più che ‘pesci’ prendere. Non stupisce pertanto che chiunque possa strapazzare a piacimento un versetto che parla delle “vocazioni” dei “poveri in Spirito” piegandolo al piccolo cabotaggio di chi, avendo perso la bussola, si fa interprete laico di quei “percorsi di meticciato” supportati da alti prelati che fanno a gara nel piegare la Parola alle loro squinternate grida più consone al mercato del… pesce che all’istituzione che dicono di rappresentare.

socci_abortoParlano infatti di “saldo demografico” negativo fingendo d’ignorare quanti, dei sei milioni (ma guarda un po’!) d’Italiani, in quarant’anni, avrebbero potuto essere oggi tra noi se si fossero impegnati nel ‘pescare’ qualche donna o qualche coppia lasciata sola, in preda alla disperazione o all’incoscienza, a decidere sulla vita di un altro essere umano. Avrebbero poi di che impegnarsi, lanciando qualche provvidenziale ‘rete’, per riportare a casa quelle centinaia di migliaia di giovani Italiani che “migrano” (!) perché qua non trovano un’occupazione confacente alle loro qualifiche.

Nossignori, questa gente che gioca coi Vangeli per condurre la ‘barca’ dove vogliono loro non ha scusanti. “Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!” (Mt, 15-14).

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