La pelosa “commozione” a senso unico dell’Occidente è segno di una grave corruzione morale

di Enrico Galoppini

rottami_aereo_russoNel giro di un paio di giorni il popolo russo ha subito due tragedie aeree, che nel complesso hanno prodotto oltre 250 vittime.

In Russia, naturalmente, la cosa ha suscitato forte emozione e partecipazione, sia popolare che istituzionale.

Nei paesi dell’Unione Europea, al contrario, la reazione delle istituzioni, riflessa nei mass media, è stata assai fredda. Si è elucubrato parecchio sull’ipotesi di un attentato o meno, ma nessun “autorevole commentatore” ha versato una lacrima.

Figuriamoci se le vittime fossero state americane! Le lacrime sarebbero uscite, copiose, dal televisore.

La Russia deve restare lontana nella percezione del tele-suddito occidentale.

Eppure è davvero sorprendente, ogni volta, la capacità delle “classi dirigenti” occidentali di mostrarsi partecipi o meno del dolore causato dalle varie tragedie nel mondo. Per l’attacco (islamista?) alla sede del Charlie Hebdo, ci hanno frantumato i maroni per settimane e addirittura si sono prestati a marciare in perfetta pariglia, a braccetto, per i boulevard parigini. Ma quando sono stati i russi ad essere oggetto dello stesso “terrorismo” (alla scuola di Beslan, o nella metropolitana di Mosca) i pappagalli del regime occidentale hanno colto l’occasione per mettere alle strette la dirigenza russa per pretese “inefficienze” e/o “corresponsabilità” nell’accaduto. Persino la tragedia del sottomarino a propulsione nucleare Kursk, nel 2000, venne sfruttata ignobilmente per discreditare Putin. E ricordiamoci anche delle bombe in vista delle olimpiadi invernali a Sochi, che avrebbero dovuto “indignare” un po’ chi desidera che questi eventi all’insegna della “pace”, come l’Expo, non vengano mai macchiati dal sangue di gente innocente.

E va bene, dappertutto ci possono stare delle critiche più o meno fondate, ma com’è che se c’è di mezzo la Russia, prima di mostrare un minimo di pietà non si pensa altro che ad infamarla mentre con l’America e i suoi vassalli si mette in moto solo e sempre la “macchina della solidarietà”?

airbus_russo_sinaiOltretutto, i russi deceduti in questi due ultimi incidenti erano intenti a svolgere attività familiari per gli stessi occidentali: non stiamo parlando di gente particolarmente “strana” e “lontana” come potrebbero essere degli africani che precipitano nella foresta equatoriale o dei cinesi che si schiantano su un impronunciabile massiccio, ma di russi, e cioè gente “bianca” che vive più o meno come noi, tant’è vero che tornava da una vacanza al mare in una di quelle località tanto ambite dagli italiani stessi durante i mesi invernali.

Questo lacrimare a senso unico, a comando, col suo esatto opposto che consiste nel fregarsene e diffamare quando si è di fronte ad analoghe tragedie sa tanto di falso ed ipocrita. È indice di una grave corruzione morale, di gentaglia che non si commuoverebbe nemmeno per la propria madre moribonda, se così gli ordinasse il Badrone.

Quanto al popolo italiano, sottoposto a quest’autentico sortilegio, non c’è troppo da biasimarlo se anche lui si commuove a comando. Ritornerà ad assaporare un po’ di sana umanità quando questa forza malefica che ci tiranneggia e tiene in ostaggio le nostre coscienze verrà spazzata via dalla forza della Verità.

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