Il maschio in estinzione

di Enrico Galoppini

Nel 1979, Franco Bandini, giornalista “di razza” (non come quelli di ora), saggista ed autore di lavori storici importanti (tra i quali “Vita e morte segreta di Mussolini”, “Tecnica della sconfitta”, “Il cono d’ombra”), pubblicava per il benemerito editore Rusconi “Il maschio in estinzione”. Un saggio frutto di attente valutazioni ed analisi (di dati demografici, non di chiacchiere ed opinioni), dedicato ad uno dei tratti salienti del nostro tempo: la scomparsa del maschio in quanto tale a vantaggio di quello che l’autore, a ragion veduta, tratteggiava come “L’Impero della femmina”, «nel quale – cito dal risvolto di sovraccoperta – il maschio potrà essere posto in discussione sia come forza biologica, sia come reale importanza sociale». E concludeva: «Questo strapotere numerico di una “sex ratio” che privilegia manifestamente le donne si tradurrà anche in potere politico femminista?».

Il Nostro aveva già visto all’opera la Bonino, la Adelaide Aglietta e tutte le “suffragette” in servizio permanente effettivo. Aveva persino dovuto sopportare gli osanna per la pubblicazione di “Porci con le ali”. Ma chissà cosa avrebbe scritto vedendo all’opera le Boldrini, le Asia Argento e le adepte del movimento “me too”… Avrebbe, con ogni probabilità, aggiornato il suo pamphlet intitolandolo “Necrologio del maschio”.

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