Il Digiuno: purificazione del corpo e dello spirito, e suoi benefici
a cura di ‘Umar A. Frigo
In Nome di Allàh, Misericordioso (Ar-Rahmàn) e Clementissimo (Ar-Rahìm)
E la benedizione e la Pace siano sul nostro Profeta sayydinà Muhammad, il veridico (siddìq), la promessa (wa’d), il sigillo (al-khàtim) dei Profeti, inviato come Misericordia (Rahma) per tutti mondi, e sulla sua Famiglia e sui suoi Compagni
Assalamu ‘alaykum wa rahmatullahi wa barakatuhu – Che la Pace, la Misericordia e la Benedizione di Dio, sia tutti voi
IL DIGIUNO: PURIFICAZIONE DEL CORPO E DELLO SPIRITO E SUOI BENEFICI
(di ‘Umar A. Frigo)
Siamo entrati nel «Mese di Ramadan», il Mese Benedetto e di digiuno per i musulmani, il mese nel quale è disceso il Corano. È’ il nono mese del Calendario lunare Islamico, ed è uno dei quattro “mesi sacri” del calendario.
Allàh l’Altissimo dice: «O voi che avete fede, vi è stato prescritto il digiuno come è stato prescritto a coloro che sono venuti prima di voi, che possiate essere timorati (…). È il mese di Ramadân, nel quale fu fatto discendere il Corano, Guida per gli uomini e chiare evidenze della Guida e del discrimine. Chi di voi attesti il mese, digiuni in esso”. (Corano Al-Baqara 2:183.5)
In questo “Mese di Ramadan” più di un miliardo e mezzo di persone che praticano l’Islam, uomini e donne, di tutte le razze e sparse in tutti i Paesi del mondo, digiunano durante tutta la giornata, astenendosi dal cibo, dalle bevande e dai rapporti intimi sessuali coniugali, e questo per obbedire all’Ordine del loro Signore l’Altissimo e ricercarne la Sua soddisfazione.
In questa nostra cosiddetta “Società dei Consumi” praticare per l’intera giornata il non-consumo di cibo, bevande e piaceri coniugali, e questo per la durata di un intero mese, sembrerebbe essere una cosa illogica, sciocca se non addirittura dannosa per il corpo e per la mente. Ma è proprio cosi? Vediamolo assieme.
- I “Benefici fisici” del Digiuno: dal punto di vista della Scienza Medica.
Riportiamo di seguito alcune brevi dichiarazioni ufficiali prese dal mondo scientifico e medico, che evidenziano i grandi benefici del digiuno nel corpo umano.
«Autotrofia»: La parola, di origine greca, è formata dai termini αὐτός (stesso) e τροφή (nutrimento). L’autotrofia è la condizione nutrizionale di un organismo in grado di sintetizzare le proprie molecole organiche a partire da sostanze inorganiche e utilizzando energia non derivante da sostanze organiche assimilate. A digiuno – il corpo si nutre di sé stesso – e guidato dall’intelligenza somatica elimina le cellule invecchiate e degenerate, i tessuti e gli accumuli sovrabbondanti, rigenerando profondamente le componenti organiche e riequilibrandone le funzioni. Questi cambiamenti ci rendono comprensibili i benefici organici del digiuno.
Ai nostri giorni, è stato dimostrato il meccanismo fisiologico che permette di digiunare senza alcun danno, ma traendone anzi grandi vantaggi: vari studi medici hanno dimostrato che il cervello è dotato di enzimi in grado di metabolizzare i corpi chetonici [1]. In particolare, è stato dimostrato che il cervello, durante un digiuno, è in grado di utilizzare proprio i corpi chetonici per produrre gli zuccheri necessari. Dunque accade che appena i corpi chetonici raggiungono un valore di soglia nel sangue, l’organismo e, in particolare, le cellule del sistema nervoso, li utilizzano per produrre energia, senza dover più “scomodare” le proteine: si tratta di un adattamento fisiologico perfetto, che consente anche di risparmiare le proteine.
Il digiuno polarizza la bio-energia verso la rigenerazione cellulare e la guarigione. Il digiuno può essere considerato uno dei bioritmi fondamentali per l’equilibrio vitale e la condizione ideale per la guarigione: gli animali sospendono l’alimentazione in caso di traumi o malattie. L’istintiualità del digiuno come via di riequilibrio e guarigione è in gran parte andata perduta dall’uomo, tuttavia è innegabile l’importanza del digiuno tra i metodi di guarigione di vari popoli fin dall’antichità.
Digiuno terapia:
I seguenti cambiamenti funzionali che si determinano durante il digiuno sono tra i fattori più importanti nell’attivazione dell’auto guarigione. La inattività dell’apparato digerente non solo asseconda la guarigione di patologie localizzate negli organi preposti alle funzioni digestive ma intensifica i processi di riparazione e guarigione nella totalità del corpo. Risparmio energetico generale.
Durante il digiuno il corpo trae nutrimento dalle sue riserve e dai suoi tessuti, ma utilizza a questo scopo gli elementi deteriorati, involuti e meno sani come nutrimento per quelli più ricchi di vitalità, ringiovanendo così e rivitalizzando l’intera struttura organica.
Conclusione: possiamo affermare a seguito di questi studi della Scienza medica ufficiale che il digiuno fa bene al corpo umano.
- I “Benefici Spirituali” del Digiuno (da al-Ghazali)
Riportiamo alcuni passaggi del grande Sapiente al-Ghazali (che Allàh sia soddisfatto di lui) su alcuni dei benefici spirituali del digiuno: «Il digiuno, essendo astensione e rinuncia, è in se stesso un segreto, mancandovi azione che si possa vedere, a differenza di tutte le azioni pie che sono esposte allo sguardo delle creature. Non vedendolo se non Allàh, Grande e Potente, il digiuno è opera del tutto interiore attuantesi con mera pazienza. Il digiuno serve a soggiogare il nemico di Allàh, il diavolo (shaytàn) – lo maledica Allàh! – i cui mezzi (per far deviare) sono gli appetiti (desideri) i quali si fortificano col mangiare e col bere. A questo proposito il Profeta Muhammad (su di lui la preghiera e la pace divine) ha detto: «Satana circola nell’intimo dell’uomo alla stessa maniera del sangue; restringetegli quindi i suoi canali (le vene) con la fame» (hadith). E a sua moglie ‘Aisha (che Allàh sia soddisfatto di lei) ha detto: «Continua a bussare alla porta del Paradiso», «Con cosa» chiese lei, «Con la fame!» rispose il Profeta».
L’uomo è di grado superiore agli animali, potendo egli con il lume della ragione domare gli appetiti, ma di grado inferiore agli angeli, potendo gli appetiti prendere il sopravvento su di lui. Trovandosi l’uomo in questo stato di lotta, quanto più egli viene preso dagli appetiti tanto più si riduce “degli abietti il più abietto”, aggregandosi agli animali; quanto più, invece, riesce a dominare gli appetiti, più si solleva “al sommo del Paradiso raggiungendo il mondo degli angeli”. Dice Allàh: «Chi digiuna trascura appetito, cibo e bevande per Me. Il digiuno Mi appartiene ed Io ne stabilisco la ricompensa» (Hadith qudsi). Questo Mese aiuta al Bene perché come recita un detto del Profeta «Quando arriva il mese di Ramadân, le porte del Paradiso sono spalancate e quelle del Fuoco dell’Inferno ermeticamente chiuse mentre i demoni vengono incatenati. E ogni notte riecheggia: “tu che ricerchi il bene, approfittane, e tu che ricerchi il male, astieniti”.» (Fine citazione di al-Ghazali tratta da ‘I misteri del digiuno’ ).
Il digiuno fortifica la volontà dell’uomo, lo aiuta a non essere schiavo degli appetiti dei suoi sensi ma bensì a domarli e a padroneggiarli, come fa il cocchiere che guida i cavalli tramite le redini. Il digiuno rafforza la pazienza (sabr) nell’uomo facendolo cosi diventare forte di fronte alle prove della vita. Il digiuno insegna inoltre all’uomo la pietà e la misericordia (rahma), facendogli sentire la fame che provano i poveri che non hanno di che nutrirsi. Il digiuno rafforza inoltre nell’uomo la ‘sottomissione a Dio’ (islàm), a Colui che gli da la vita e il sostentamento (rizq).
Questi sopra descritti sono alcuni ‘benefici spirituali’ per l’essere umano che digiuna per amore di Dio.
- I diversi tipi di Digiuno (da al-Jilani)
Ci sono inoltre diversi tipi di digiuno, vediamoli assieme con le parole del grande Sufi Shaykh ‘Abd al-Qadir al-Jilani (che Allàh sia soddisfatto di lui).
«Il digiuno obbligatorio» e il «digiuno spirituale»
Il «digiuno obbligatorio» prescritto dalla Legge divina (sawm as-Sharì‘a) consiste nell’astenersi dal mangiare, dal bere e dalle relazioni sessuali coniugali, dall’alba al tramonto.
Il «digiuno spirituale» (sawm at-Tarìqa) richiede che si trattengano tutti i sensi ed i pensieri dall’accostarsi a ciò che è illecito. Esso ha in vista l’abbandono, sia interiore che esteriore, di tutto ciò che non ha armonia e la minima incrinatura di tale intenzione rompe il digiuno. Il digiuno prescritto dalla Legge è circoscritto nel tempo, mentre quello spirituale è ininterrotto e permane sia nella vita temporale che in quella eterna.
Il Profeta Muhammad (su di lui la preghiera e la pace divine) ha detto: «Vi sono molti di coloro che digiunano ma che non ottengono, dal loro sforzo, che fame e sete, senza altro beneficio». Vi sono anche coloro che rompono il digiuno quando mangiano e quelli il cui digiuno continua nonostante abbiano assunto cibo. Questi ultimi sono coloro che mantengono sensi e pensieri liberi dal male mentre le loro mani e le loro lingue non ingiuriano gli altri. È a questi che è stata indirizzata la promessa divina: «II digiuno è Mio, e sono Io che ne do la ricompensa.»
Il «digiuno della Verità» (sawm al-Haqìqa). Più eccellente ancora di queste due specie di digiuno (sopra riportati) è il «digiuno della Verità» che consiste nel prevenire il cuore dall’amare qualunque cosa che non sia Allàh. Questo digiuno si attua rendendo “l’occhio del cuore” (‘ayn al-qalb) cieco a tutto quel che esiste, perfino ai mondi nascosti al di là di questo nostro mondo, ad esclusione dell’amore per Allàh. Poiché anche se l’Altissimo ha creato tutto per l’uomo, ha nondimeno creato l’uomo per Sé, ed ha detto: «L’Uomo è il Mio segreto ed Io sono il suo segreto». Quel segreto è una luce che procede dalla Luce divina di Allàh. È il centro del cuore, fatto della più sottile sostanza; è lo spirito (Rùh) che conosce tutte le verità nascoste; il legame segreto tra il creato e il suo Creatore. Quel segreto non ama né è incline ad altro che ad Allàh.
Non vi è nulla che valga la pena d’essere ambito, nessun fine, nessun oggetto d’amore in questo mondo o nell’altro, tranne Allàh. Se un atomo di qualcosa che non sia l’amore per Lui entra nel cuore, il «digiuno della Verità», il «vero digiuno», è rotto. Allora l’uomo deve rifarlo, vivificando quell’aspirazione ed intenzione sublimi, ritornando all’amore di Lui (Allàh), qui e nell’Aldilà, poiché l’Altissimo ha detto: «II digiuno è Mio, e sono Io che ne do la ricompensa.» (fine citazione di ‘Abd al-Qadir al-Jilani).
Che Allàh accetti i nostri e i vostri digiuni, Amin.
Note:
[1] «corpi chetonici» sono tre composti che sono normalmente presenti nel sangue in piccole quantità. Questi composti, sintetizzati dalla cellula epatica in caso di eccesso di acetil-CoA, sono l’acetone, l’acido acetoacetico e l’acido beta-idrossibutirrico. I corpi chetonici sono dei derivati dei lipidi (derivano dal metabolismo dei lipidi, quasi esclusivamente epatico) ma hanno caratteristiche che li fanno assomigliare agli zuccheri: Elevata velocità di immissione; Rapidità di utilizzo.
Anche alcuni aminoacidi, in particolari condizioni metaboliche, possono originare corpi chetonici (Leucina, Lisina, Fenilalanina, Isoleucina, Triptofano e Tirosina). I corpi chetonici sono di piccole dimensioni, perciò vengono veicolati molto velocemente (molto più degli acidi grassi che, invece, hanno bisogno di proteine trasportatrici come l’albumina); i corpi chetonici vengono usati quasi esclusivamente dai muscoli e dai tessuti periferici, ma anche dal cuore (il 20-30% dell’energia da esso utilizzata proviene dai corpi chetonici) e dal cervello (in caso di digiuno prolungato).
as-Salàmu ‘alaykum