Un fulgido esempio di “fake news”
di Enrico Galoppini
Da quando sono nato c’è una cosa che è in continuo “in aumento”: l’antisemitismo.
Non è un tantino strano? Non è che praticamente per i sionisti siamo tutti, senza eccezione, “antisemiti” (e dunque “stronzi”, “nazisti”, “disumani” eccetera)?
Vediamo di capire – logica e aritmetica alla mano – come questo “antisemitismo” possa essere “in aumento” ogni anno che passa, da quasi un secolo a questa parte.
1) Ogni anno aumenta, sì, ma di una quantità infinitesimale, quindi per i prossimi tremila anni c’è spazio per un “aumento”.
2) In realtà non aumenta affatto, ma aumentano solo i comportamenti e gli psicoreati ascrivibili al cosiddetto “antisemitismo” secondo appositi ed occhiutissimi “osservatori”.
3) Si tratta di un’invenzione. Di un artificio contabile effettuato d’imperio, come quello delle banche, che questi signori dovrebbero conoscere bene, le quali mettono al passivo ciò che dovrebbe essere all’attivo.
Ma poi, se è “in aumento” o no, alla fine, frega qualcosa a qualcuno? A chi s’arrabatta con un lavoro precario, deve pagare il mutuo… insomma, a chi tira la famosa carretta?
Il fatto è che il 27 del mese arriva di gran carriera, e bisogna passare all’inca$$o!