Trump ha vinto: due domande a Franco Cardini
L’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca che cosa significa dal punto di vista della politica estera americana? Sono da attendersi cambiamenti importanti?
Per rispondere correttamente bisogna capire quali interessi sta difendendo e promovendo il multimiliardario Trump; un primo indizio significativo verrà non tanto dai media e dall’opinione pubblica, costruiti e manipolati entrambi, quanto dall’atteggiamento del parlamento. Non affrettiamoci a fantasticar di ribaltoni: io sospetto che quella di Trump sia una Rivoluzione di quelle tipo il Risorgimento italiano, dove tutto doveva cambiare perché tutto restasse come prima. A me non interessa Trump: m’interessa il povero cittadino statunitense che non ha diritto all’assistenza medica se non ha una carta di credito in regola. Spero solo, da cittadino italiano, che Trump decida o provochi l’uscita dell’Italia dalla NATO.
Chi, in America e all’estero, è più preoccupato per la vittoria di Trump?
Probabilmente tutti i “poteri forti”, negli States e fuori di essi. Ma correranno ai ripari e probabilmente prevarranno. Non mi faccio illusioni: anche se accolgo con soddisfazione l’applauso della Duma alla notizia della vittoria del Grande Matto, lo considero un segno della Provvidenza e mi ripropongo di accendere un cero alla Beata Vergine Maria perché protegga la Santa Russia e tutti noi.
Franco Cardini, storico di professione e medievista in ambito universitario, consulente per varie trasmissioni radiotelevisive e strenuo critico dell’ipocrisia della nostra epoca, ha pubblicato oltre cento libri (e migliaia di articoli) di vario argomento, tra i quali alcuni sono a pieno titolo dei “classici”.