Brexit: chi è causa del suo mal pianga se stesso

di Simone Boscali

panico_ue_brexitNon è ancora tempo per me di riflessioni approfondite sull’avvio della Brexit. Per questo evento posso aver brindato una decina di minuti, ma non di più poiché sono ben consapevole che non si tratta di un ripristino della libertà per i britannici (sarei contento per loro) ma di un semplice riposizionamento dei poteri forti su un nuovo asse più funzionale.

Mi interessa invece riflettere sul livore, sul disprezzo, sulla frustrazione manifestata dalle persone europeiste, dai paladini della democrazia e dei diritti umani.
Improvvisamente questo popolo che omaggiava il voltairriano “non sono d’accordo con ciò che dici ma darò la mia vita per il tuo diritto a dirlo” ha contestato quello stesso sistema che ha sempre difeso solo perché oggi esso ha determinato il “leave” britannico.
Ho letto le peggiori aberrazioni da parte di personaggi noti e gente comune. Qualcuno ha parlato di elettori genericamente ignoranti, qualcun altro della necessità di un esame per garantire il diritto di voto, qualcuno ha delegittimato il risultato sostenendo che i britannici non avessero capito per cosa si votasse e infine, la perla, la colpa è stata degli elettori anziani cui dovrebbe ora essere tolto il suffragio perché influenzerebbero indebitamente il futuro degli elettori giovani.

Siamo alla follia.

Io credo che questi europeisti difensori della democrazia selettiva semplicemente non abbiano mai avuto alcuna argomentazione a favore delle loro tesi politiche e metodologiche. Ora che il LORO sistema ha determinato la LORO sconfitta non hanno il coraggio di interrogare e rivedere il sistema stesso (la democrazia rappresentativa è una truffa, l’unica democrazia reale è quella diretta, comunitaria) per cui l’unica carta che resta loro da giocare è la critica al singolo elettore giudicato non degno, non all’altezza di tale sistema altrimento perfetto, infallibile.

panico_borseLe urne non sbagliano mai, scondo gli europeisti, e se può sembrare vero il contrario è perché in realtà sbagliano gli elettori.
La conseguenza? Scremare gli elettori stessi. Togliere il suffragio agli ignoranti (ma chi oggi definisce l’ignoranza e la conoscenza? Un europeista sa cosa sia la vera “sophia“?) e agli anziani (hanno già avuto la loro possibilità e sono rincoglioniti, e poi non consumano merci come i giovani) magari anche ad altre categorie giudicate aprioristicamente inadatte a esprimersi, così ogni elezione democraticamente convocata darà sempre l’esito più democratico.

Cari europeisti, ve lo dice uno che non esulta per la Brexit (anzi, mala tempora currunt sulle nere onde dell’Atlantico), ma la vostra metodologia fa acqua. La vostra Europa è un campo di prigionia, una dittatura, ma poiché vi percepite come democratici e antidittatoriali il tiranno non lo volete vedere, vi fa schifo. E allora ve ne siete costruiti uno dentro, pronto a opprimere e discriminare il vostro simile e togliergli la possibilità di esercitare la sua cittadinanza solo perché ha da esprimere un ideale di libertà che a voi fa paura.

Liberate voi stessi, anzi, liberiamoci, e libereremo il mondo.

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